lunedì 6 marzo 2017

"L’unica salvezza sta in una presa di coscienza della 'partecipazione' popolare che agisca con i poteri che ad essa conferisce la Costituzione"




IL GIARDINO D'EUROPA E I NUOVI GIARDINIERI...

E’ impressionante la svendita di buona parte dell’industria alberghiera italiana a soggetti stranieri. Ad esempio a Roma negli ultimi tempi sono stati venduti grandi hotels come il Grand Hotel di Piazza Esedra, l’Hotel Excelsior e l‘Hotel Flora di Via Veneto, cui è da aggiungere la Zecca di Piazza Verdi che i cinesi stanno trasformando in un grande albergo. Questo processo investe tutta l’Italia.
Noi diciamo che potremmo vivere di solo turismo. Ma se le strutture alberghiere vanno in mano straniera i relativi profitti non restano nell’economia italiana e vanno all’estero. In sostanza sono create delle pompe aspiranti di ricchezza che impoveriscono noi e arricchiscono gli altri paesi.
Ciò avviene per il fatto che la finanza internazionale e le multinazionali, nonché le assurde prescrizioni dell’Unione Europea, pretendono da noi il pareggio di bilancio (che impedisce lo sviluppo) e nello stesso tempo pretende da noi la crescita che ha bisogno di investimenti e non di svendite; con l’assurdità di minacciare a noi una procedura d’infrazione per l’alto debito e per il mancato sviluppo. Chiusi in questa morsa il nostro destino è segnato e tutto ciò avviene perché non si applica la nostra Costituzione economica. Cosa fa il Governo? Quali sono le scelte del Ministro Padoan?
Nella nostra Costituzione repubblicana l’interesse pubblico prevale sull’interesse privato. “L’iniziativa economica privata è libera ma non può essere in contrasto con l’utilità sociale. Non può svolgersi in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (Art.41 Cost.). D’altro canto “la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge… allo scopo di assicurarne la funzione sociale” (Art.42 Cost.). Tutto questo non significa forse che lo Stato ha l’obbligo di esercitare quanto meno un diritto di prelazione (che qualche legge dovrebbe assolutamente prevedere, mentre le leggi vigenti dovrebbero essere oggetto di un’”interpretazione costituzionalmente orientata”) su queste svendite per assicurare che i fattori produttivi della ricchezza nazionale non vadano in mano straniera? Si vuol forse distruggere l’economia interna italiana?
L’unica salvezza sta in una presa di coscienza della “partecipazione” popolare che agisca con i poteri che ad essa conferisce la Costituzione.

Paolo Maddalena

Nessun commento:

Posta un commento