giovedì 23 marzo 2017

Sblocca Italia: "Presidio nazionale presso il TAR Lazio." Resoconto


Molto rappresentativa la composizione dei partecipanti al Presidio stamattina sotto alla sede del Tar Lazio. Erano presenti:
Forti x ISDE, Silvia Acquistapace ZWL, Stellato Rita Comitato 29 agosto e, per lo stesso comitato Leone Rosanna, Soriano Margherita, Virginia Petrellese, Paola Badessi Ornella Pistolesi, Melania Tommolillo, Coltrè Alessandro Unione Giovani Indipendenti Colleferro, per Mamme Salute Ambiente di Venafro: Di lucente Giuseppina, Di Nardo Maria Antonietta, Maiorano Giuseppe GdL Ambiente 5s Venezia, Lori Tuzi, Angelo Consoli, Ezio Corradi x la Lombardia.
Dopo aver presidiato con la presenza, foto e cartelli vari durante l'udienza, ci siamo trovati per ascoltare una breve relazione fatta dall'avvocato Ciervo in merito a quanto accaduto durante il dibattimento (che non riporto in attesa di un nota scritta dal legale e dell'ordinanza del tribunale). 
Sono seguiti alcuni interventi che hanno evidenziato le molteplici criticità dei territori in merito alla presenza di impianti di incenerimento.
- Ass. Mamme per la Salute e l'Ambiente Venafro Molise. 
A venafro insistono sul territorio, di antica tradizione orticola, un inceneritore e un cementificio che hanno operato fino al 2015 in assenza di AIA ottenuta dopo ricorso presentato presso la Corte Europea, ora la HERA Ambiente, proprietaria dell'impianto, presenta ricorso verso le prescrizioni per bruciare le ecoballe della Campania prive di un codice CER identificativo. Attualmente l'impianto è autorizzato per determinati codici CER Con l'art 35 l'inceneritore di Pozzilli è nell'elenco "Impianti Strategici." Si teme che venga aumentato il volume dei rifiuti da incenerire da 100.000 tn\a a 150.000 tn\a data la possibilità di incenerire codici CER  con minore valore termico. I dati sanitari non vengono pubblicati, analisi fatte dall'associazione ha evidenziato presenza di diossina nel latte materno e uranio nel cemento prodotto dal cementificio Colacem. Di recente i Carabinieri e la Forestale hanno sequestrato due camion contenenti materiale non ben identificato proveniente dall'inceneritore e diretto al cementificio. Venafro brucia 125.00 tn\a di rifiuti ben oltre la quantità prodotta dall'intera regione. Queste politiche scellerate hanno distrutto l'economia verde che ha fatto di Venafro una terra ricca per molti anni.
-Lombardia. Coordinamento Comitati Ambientalisti.
In Lombardia ci sono 13 inceneritori con Brescia con una potenza d'incenerimento di 900.000 tn\a, massima in Europa. L'obiettivo finale sarebbe la chiusura di tutti gli impianti partendo dalla dismissione della terza linea dell'impianto di Brescia. L'Amministrazione nicchia in quanto il bilancio comunale conta sul "ristoro ambientale " dovuto per legge dall'impianto alle casse del Comune. Ezio Corradi ha sottolineato l'importanza di fare RETE tra i comitati e i territori.
-Veneto. GdL 5S.  Ha partecipato per conoscere gli ultimi eventi e ricollegarsi alla Rete.
-Lazio UGI Colleferro.
A Colleferro ci sono molti impianti industriali, in particolare, discarica e inceneritore con due linee. Si sostiene il ricorso affinchè la Regione Lazio non possa appoggiarsi all'art 35 per far funzionare gli inceneritori. Un'altra criticità riscontrata è l'impossibilità di far calare modelli statistico\matematici sugli effetti reali dell'inquinamento sulla salute e questo impedisce di poter avviare con accoglienza  procedimenti legali per accertare le responsabilità di decessi e invalidità.
Gli unici studi sanitari disponibili al pubblico sono solo l'aumento dei ricoveri per malattie polmonari cronico-ostruttive.
-Campania Acerra Comitato 29 agosto (2004)
Il nome del comitato è la data che ricorda la manifestazione pacifica della popolazione di Acerra e repressa con la forza dalla Polizia , già pesantemente toccata dai problemi ambientali connessi con l'industria chimica - si è vista calata dall'alto come sito scelto dalla ditta appaltante FIBEX - la localizzazione dell'impianto, senza nessuna consultazione nè con le istituzioni locali nè con la popolazione residente (50.000 ab su un territorio di appena 54 kmq.). Acerra ha un potere di incenerimento di 600.000 tn\a ora 750.000 aumentate per DCM senza limiti per quantità in quanto conta ed è definito solo il limite del potere calorifico (meno temperatura, meno energia prodotta, più rifiuti da bruciare!). Nell'impianto si brucia talquale tritovagliato e non CDR per il quale è stata rilasciata AIA e VIA. A 500 mt è stato realizzato un impianto a biomasse a olio di palma sulle "ceneri" dell'ex Montefibre della FRIEL con procedura PAS, procedura autorizzativa semplificata con un camino di 80 mt che spande sostanze oleose su cose, terreni e persone. Nell'olio di palma è stato riscontrato PCB altamente inquinante probabilmente presente nell'opificio precedente non bonificato. Il Piano dei Rifiuti Regione Campania prevede l'aumento termico fino a 930.000 tn\a per coprire il fabbisogno regionale.
Fare un'assemblea in piedi senza nessun confort non è l'ideale ma come al solito non ci si arrende!  
La giornata ha avuto impressioni e risvolti positivi e si attende con grande speranza l'ordinanza del Tar Lazio.

Ornella Pistolesi

(by Nicola)

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