martedì 14 febbraio 2017

Molto prima di S. Valentino...

Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi dietro al tuo velo sono come quelli delle colombe; i tuoi capelli sono come un gregge di capre, che pascolano sul monte Galaad.  I tuoi denti sono come un gregge di pecore tosate, che tornano dal lavatoio; tutte hanno gemelli, e nessuna di esse è sterile.  Le tue labbra sono come un filo di scarlatto, e la tua bocca è graziosa; le tue tempie dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana.  Il tuo collo è come la torre di Davide, costruita per un'armeria, su cui sono appesi mille scudi, tutti scudi di uomini valorosi.  Le tue due mammelle sono come due cerbiatti, gemelli di gazzella, che pascolano fra i gigli.  Prima che spiri la brezza del giorno e le ombre fuggano, me ne andrò al monte della mirra e al colle dell'incenso. Tu sei tutta bella, amica mia, e non c'è in te alcun difetto.  Vieni con me dal Libano, o mia sposa, vieni con me dal Libano! Guarda dalla sommità dell'Amana, dalla sommità del Senir e dell'Hermon, dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi.  Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, sposa mia; tu mi hai rapito il cuore con un solo sguardo dei tuoi occhi, con uno solo dei monili del tuo collo.  Quanto è piacevole il tuo amore, o mia sorella, sposa mia! Quanto migliore del vino è il tuo amore e la fragranza dei tuoi olii profumati è più soave di tutti gli aromi!  O sposa mia, le tue labbra stillano come un favo di miele, miele e latte sono sotto la tua lingua, e la fragranza delle tue vesti è come la fragranza del Libano.  La mia sorella, la mia sposa è un giardino chiuso, una sorgente chiusa, una fonte sigillata.  I tuoi germogli sono un giardino di melograni con frutti squisiti, piante di alcanna con nardo,  nardo e croco, cannella e cinnamomo, con ogni specie di alberi d'incenso, mirra ed aloe, con tutti i migliori aromi.  Tu sei una fonte di giardini, un pozzo di acque vive, ruscelli che scaturiscono dal Libano. Lèvati, aquilone, e vieni, austro; soffia sul mio giardino, e i suoi aromi si effondano! Entri il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti! 

Cantico dei cantici

(by Nicola)

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