lunedì 20 febbraio 2017

Comunicato stampa PRC Isernia

 


  COMUNICATO STAMPA

La recente vittoria giudiziaria del sindacato CSA sul PM Scioli (Procura di Isernia) e il sig. Mancino (Polstrada di Isernia), è l’ennesima vittoria in difesa della democrazia e della giustizia nella nostra realtà locale.
Di Schiavi lamentava i seguenti abusi di potere a carico dei 3 agenti della polstrada, accaduti durante la deposizione a s.i.t. che stava tenendo su un’inchiesta relativa agli abusi di potere eccepiti in merito all’autovelox di Macchia l’illecito ed arbitrario sequestro del suo cellulareperché stava registrando”; l’aver violato l’obbligo di astensione, in quanto i tre agenti della polstrada che ricevevano la sit erano essi stessi potenziali indagati; l’aver impedito di far porre nel verbale le proprie risposte ed informazioni in merito alle illiceità dell’autovelox di Macchia.
Peraltro la Cassazione afferma che semmai è il poliziotto che non può registrare senza il consenso di chi rende la s.i.t,, mentre l’interrogato può registrare sia pure per sola sua tutela legale.
In ogni caso è abnorme sequestrare il cellulare di una persona sol perché un poliziotto pensa che essa stia registrando, come se allo stato di diritto si sostituisse lo stato di polizia arbitrario. Invero Di Schiavi eccepì anche l’illiceità in capo al Pm Scioli che aveva “autorizzato verbalmente” tale sequestro opposto come illecito e arbitrario.
Fece seguito il provvedimento di dissequestro con cui comunque si accertò che nessuna registrazione era stata fatta dal Di Schiavi, contrariamente a quanto avevano attestato i 3 poliziotti..
Ma chi prende in mano l’indagine sui tre della Polstrada denunciati per tale grave abuso?
Lo stesso Pm sig. Scioli, che a nostro avviso avrebbe dovuto astenersi perché aveva autorizzato, peraltro verbalmente, il sequestro finito sotto inchiesta; e costui chiede “l’archiviazione” della denuncia a carico sui tre della polstrada; la decisione del PM sig.Scioli fu opposta poiché priva di ogni pregio e senso giuridico, ma non vi fu nulla da fare col Tribunale di Isernia.
Poi il clamoroso paradosso kafkiano a cui ormai siamo abituati: lo stesso PM Scioli dopo aver “scagionato” i tre poliziotti accusati dell’abuso, chiese incredibilmente di mandare a processo Di Schiavi per una inesistente “calunnia”, senza che ve ne fosse alcun presupposto.
Il GIP ha ovviamente respinto per manifesta infondatezza la richiesta dello Scioli affermando il buon diritto del cittadino di denunciare per il vaglio dell’A.G. un abuso di potere da cui si ritiene leso che lo Scioli voleva negare. E’ elementare - per chi è della materia - che la calunnia c’è solo quando si incolpa una persona “pur sapendola innocente”, non bastando la semplice archiviazione della denuncia di chi comunque è convinto di esser leso. Dunque non si comprende da dove abbia tratto il PM Scioli la “prova psicologica” che nella testa del segretario CSA Di Schiavi vi fosse “la consapevolezza dell’innocenza dei poliziotti”. Ed infatti tale prova non c’è, bensì solo l’affermazione apodittica dello Scioli, basata sul solo fatto che fosse stata archiviata (da lui stesso) la denuncia del Di Schiavi. Se si applicasse la tesi dello Scioli, nessuno più avrebbe il coraggio di denunciare un abuso di potere da cui si ritiene leso, con conseguenze disastrose per le libertà democratiche.
Abbiamo da più parti deferito questo PM sig. Scioli al vaglio della Procura di Bari e al Csm come necessaria difesa legale della nostra libertà di azione politica e di espressione e se ne attende l’esito.
Ma la misura è colma: al di là della fondatezza sul piano giudiziario delle nostre deduzioni, il cui vaglio è demandato alla magistratura, il punto che poniamo alle masse della nostra provincia è sul piano sociale: organizziamoci per difendere questi spazi democratici da chi persevera la maldestra repressione per via giudiziaria, per colpire chi lotta legittimamente contro gli abusi di potere nella nostra realtà territoriale, dove invece dilagano traffico illecito di rifiuti, corruzione, saccheggio ambientale ed erariale, soprusi del potere pubblico, autovelox abusivi compresi, contro i lavoratori e la povera gente.
 
Lì, 19/02/2017 IL COORDINATORE Tiziano Di Clemente

(by Nicola)

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