EFFETTO
SALVINI A ISERNIA: L’IMBECILLITA’ RAZZISTA e DISUMANA
Gli
effetti nefasti della presenza di Salvini a Isernia questa sera non
hanno tardato a manifestarsi, nella piazza simbolo della città dove
c’è la Fontana della Fraterna.
Un
isernino sostenitore di Salvini non era stato mai visto così
esaltato: probabilmente il verbo del talebano padano, che fa leva sui
più bassi istinti sub umani, lo ha ringalluzzito al punto che,
incurante persino della presenza di agenti della DIGOS e della
polizia, ha iniziato ad insultare con frasi demenziali un ragazzo
immigrato che era tranquillamente seduto in un locale della piazza,
chiedendogli
addirittura
“i
documenti”
a mo’ miliziano in camicia verde, e intimandogli: “devi
andartene perché mi costi 30 euro al giorno”.
Il ragazzo immigrato si è limitato a rispondergli con educazione ed
estrema civiltà (peraltro non dovuta in tal caso), sino
all’intervento della polizia.
Peraltro
il ragazzo immigrato, che vive con la sua compagna di Isernia, era
già profondamente afflitto, poiché aveva
appena ricevuto la notizia dell’incendio della sua casa in Ghana e
del padre che era finito con la sedia a rotelle.
A
prescindere dalla stupidità e dall’ignoranza che connota la
condotta gretta di cui ha fatto sfoggio l’isernino in questione,
denunciamo
questo gravissimo fatto di fronte alla popolazione di Isernia per far
comprendere come sia nefasta la presenza in loco di partiti
reazionari che istigano all’odio razziale,
divulgando false notizie, al solo scopo di sviare le masse dai veri
responsabili della crisi, cioè la minoranza di sfruttatori
capitalisti e banchieri, e dei loro partiti (lega compresa), gli
stessi che hanno originato le guerre e le miserie da cui fuggono i
migranti.
Ed
ecco perché ad Isernia come in tutta Italia, ci stiamo battendo per
la chiusura di dei covi politici razzisti, omofobi e nazifascisti.
Ai
creduloni di Salvini ricordiamo che il saldo INPS degli immigrati è
attivo, e contribuisce a pagare le pensioni italiane, comprese quelli
dei ladroni e lestofanti dirigenti leghisti e razzisti benestanti, i
quali per converso ancora devono restituire il maltolto e i miliardi
di euro che hanno rubato allo stato tra corruzione ed evasione.
Inciso:
chissà se la DIGOS di Isernia che, con tanta premura ha prodotto
infondate ed assurde “informative di reato” contro la libera
espressione degli antifascisti di Isernia (tra cui quelli del PCL
MOLISE), o di chi si è battuto contro lo scandalo dell’auditorium
in odor di cricca, ora sarà altrettanto premurosa nel produrre
un’informativa per aggressione a sfondo razzista.
Lì,
03/03/2016
IL
COORDINATORE Tiziano Di Clemente
(by Nicola)
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