EOLICO
MONTECILFONE:
STORIA (E SENTORE DI IMBROGLIO) INFINITA! (*)
Una
faccenda che puzza lontano un miglio! Ci sono volute ben due
conferenze di servizi ed un ulteriore inoltro della pratica alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri per non approdare a niente se
non ripartire ancora dalla regione Molise! Non ci va nemmeno di
rifare la cronistoria, anche perché è già negli annali delle
cronache e nelle stanze dei tribunali! Ad ogni buon conto vale la
pena semplicemente ricordare che del progetto dell’impianto eolico
previsto in contrada “Mauro” ricadente nel comune di Montecilfone
della potenza di 22 MV, ci sono state numerose iniziative di
protesta, numerosissime riunioni presso il Servizio delle Politiche
Energetiche della regione Molise e ben due conferenze di servizio,
entrambi con esiti finali presso lo stesso ente. La “stranezza”
tutta molisana della doppieza fu generata da una inopportuna replica
voluta dalla dott.ssa Angela Aufiero allorquando, insediatasi (senza
un motivo apparente) al posto dell’ing. Riccardo Tamburri titolare
della prima conferenza, decise di indirne una seconda nonostante ci
fosse già la parola fine nella prima! E così, inaspettatamente,
invece che chiudere il caso oppure inviarlo alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri (procedura che si applica solo in caso di
controversie evidenti e non nello specifico in quanto il parere dei
Beni Culturali era nettamente e decisamente contrario e quindi
preminente) la Aufiero ne convocò una seconda! Inutile ricordare che
anche la seconda (alla presenza, “imposta” con la ragione, di chi
scrive e di altri rappresentanti dei comitati e dei cittadini) giunse
alle medesime conclusioni della prima, cioè l’impossibilità di
concedere l’autorizzazione in quanto il progetto non rispondeva a
criteri di rispetto così come da parere del ministero dei Beni
Culturali. Non contenti delle magre figure collezionate nei frangenti
di cui trattasi, anche in questa circostanza invece di archiviare e
respingere la richiesta, dopo un periodo di sedimentazione, l’Aufiero
inaspettatamente decide di inoltrare la pratica alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri per la decisione ultima! Ovviamente non ce ne
siamo rimasti con le mani in mano e così, armati di ragioni da
vendere e di senso di giustizia, chiedemmo alla PCM di essere
convocati al tavolo ministeriale per portare le nostre motivazioni
contrarie. Alle prime derisioni dei governanti locali, si
susseguirono allarmismi e preoccupazioni dovuti all’accoglimento
della nostra richiesta e alla successiva audizione romana! Quello che
portammo in quella occasione a conoscenza dei dirigenti ministeriali
non era minimamente emerso dai precedenti tavoli con i soggetti
interessati. Infatti, come sempre accade quando alla base di un
procedimento ci sono presupposti “molto poco chiari”, che le
procure interessate dovranno rendere pubbliche non appena avranno
finito il loro lavoro, chi deve prendere la decisione ultima, in
questo caso la Presidenza del CdM, con una nota dell’11 novembre
scorso, rimanda tutto indietro in quanto non competente per il caso
di specie! Diciamo noi, “in quanto faccenda nella quale è meglio
non immischiarsi”! Barzellette! Ma non finisce qui, infatti, dopo
un periodo di pensieri cupi, la regione capace di osare anche dove
non osano le aquile, utilizzando l’ennesimo cambio in corsa del
dirigente del settore, invece che archiviare il tutto per non
sollevare altra polvere, decide di convocare un’altra, la terza,
conferenza di servizio! E nonostante la diffida del nostro legale a
tenerci informati sull’iter e su una eventuale convocazione in
quanto interessati, nessuna comunicazione ci è arrivata in merito! E
così, per farla breve, giovedì
10 marzo alle ore 9.30,
saremo davanti
agli uffici del servizio delle Politiche Energetiche della regione
Molise in contrada Colle delle Api a Campobasso per una conferenza
stampa
relativa agli accadimenti e successivamente dentro il palazzo, in
conferenza dei servizi, non solo per ascoltare ma anche e soprattutto
per dire che va posta la parola fine a questa schifezza
amministrativa!
Diffida inoltrata agli uffici competenti della Regione Molise:
Isernia,
8 marzo 2016
Emilio
Izzo
*Il
presente comunicato vale anche come comunicazione ai competenti
organi di p.s.
(by Nicola)
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