mercoledì 23 settembre 2015

COMUNICATO STAMPA - SECONDO PRESIDIO NAZIONALE CONTRO VECCHI E NUOVI INCENERITORI E PER L’ECONOMIA CIRCOLARE




Tutti in Piazza Montecitorio il 24 settembre 2015 dalle 10,00 alle 14,00 per dire NO al decreto governativo che prevede di riclassificare i 42 impianti esistenti e costruire altri 18 inceneritori.


Dopo il mancato accordo della prima convocazione in sede tecnica della Conferenza Stato – Regioni, per l’opposizione di diverse regioni al piano di costruzione di 18 nuovi inceneritori, saremo ancora in piazza Montecitorio per la seconda convocazione politica e per motivare l’assurdità del decreto attuativo del ministro Galletti, che contrasta con l’attuale direzione verso l’Economia Circolare.
L’incenerimento è stato dimostrato essere gravemente dannoso per la salute pubblica dirige l’Italia nel verso contrario agli indirizzi della Commissione Europea sull’Economia Circolare, alla luce del principio che i cicli di consumo si debbano chiudere con il recupero della materia e non con la combustione, una opzione obsoleta che rappresenta oggettivamente il tentativo di bloccare la filiera industriale del riciclo e del recupero che è l’unica opportunità moltiplicatrice di imprenditoria ed occupazione locale.
Continuare a finanziare con incentivi pubblici sia la costruzione che la gestione di questi impianti tossici è il frutto avvelenato di intese lobbistiche con pochissime grandi aziende “multiutility” che ora stanno iniziando ad affogare “per colpa” della scelta illuminata di tanti Comuni che hanno avviato con coerenza l’avanzata della raccolta differenziata di qualità e del suo avvio a riciclaggio e compostaggio, per tendere ad azzerare sia gli inceneritori che le discariche.
A tale proposito si smentisce il falso obiettivo di voler chiudere le discariche, visto che ogni inceneritore ha necessità di una nuova e grande discarica di servizio in cui di fatto già in fase di selezione dei rifiuti non differenziati / talquale oltre i due terzi vanno in discarica, oltre alle ceneri e scorie prodotte dall’incenerimento stesso, che sono un rifiuto “speciale e pericoloso”, che pesa sino al 25% di quel terzo di plastiche e carta che viene portato in combustione.
Questo decreto è stato ribattezzato (S)BLOCCA ITALIA perché è destinato a BLOCCARE lo sviluppo virtuoso di un settore enorme e la stessa crescita economica italiana ipotecando ingenti risorse pubbliche per i prossimi VENTI ANNI e creando per questi impianti un sistema di siti considerati “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale” che verrebbero di fatto sottratti alle competenze regionali, con l’adozione possibile di misure di accesso speciali pari a quelle dei SITI MILITARI.
Con questo atto il governo Renzi si mette dunque fuori dall’Europa, confermando ancora una volta il suo europeismo di convenienza a compartimenti stagni e puramente opportunistico, attraverso anche l’aggiramento dei principi della Direttiva vigente 98/2008/CE.
l’ALLEANZA per L’ECONOMIA CIRCOLARE (ACE), costituita tra le sottoscritte organizzazioni ed associazioni, ha convocato il PRESIDIO NAZIONALE DI PROTESTA, per chiedere sia al governo che ai presidenti di Regione di NON APPROVARE QUESTO “DECRETO-TRUFFA”, ma di procedere a rafforzare la filiera del RICICLO E RECUPERO DI MATERIA E L’IMPRENDITORIA SANA DI SETTORE e di APPROVARE IN PARLAMENTO LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “LEGGE RIFIUTI ZERO” depositata ad ottobre 2013 con 90mila firme.
Zero Waste Lazio - Movimento Legge Rifiuti Zero – Ass. Cetri/TIRES – Cittadinanzattiva onlus – Mo.V.I onlus – Slow Food Italia - Carteinregola Roma – Isde Italia / Medici per l’ambiente – Medicina Democratica onlus – Forum Salviamo il Paesaggio – Attac Italia – Arci – Ass. Cult. Pediatri - ACP - Coordinamento NO Ombrina (contro le trivellazioni) - Cobas nazionale

(by Nicola)

Nessun commento:

Posta un commento