sabato 1 ottobre 2011

Quello che noi chiediamo per tutti i cittadini, i parlamentari da 14 anni lo riservano solo a se stessi!


04/lug/2011
 
Il diritto alla restituzione dei contributi silenti previsto dalla proposta di legge radicale e per il quale si potrà manifestare il 6 ottobre p.v. davanti alle sedi INPS di tutta italia è già previsto – come privilegio partitocratico – per i parlamentari.

Alla vigilia della seconda giornata siamo pronti a scommettere che l'iniziativa sarà silenziata dai media.

Chiediamo che venga introdotto il diritto alla restituzione, su domanda, dei contributi silenti, ovvero di quei contributi che non abbiano dato luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico, una situazione che riguarda milioni di persone: precari, parasubordinati, liberi professionisti non iscritti ad ordini, che spesso versano i loro contributi a fondo perduto.
Tanto è giusta questa proposta, che i deputati questo diritto se lo sono assicurato e riservato già da 14 anni, con l’articolo 6 del Regolamento per gli assegni vitalizi dei deputati, approvato dall’Ufficio di presidenza il 30 luglio 1997.

Cosa potrebbe accadere se le donne e gli uomini di questo Paese potessero apprendere questa purtroppo straordinaria informazione su un aspetto celato di una realtà sociale, economica e anche di malcostume disinformativo? 

Regolamento per gli assegni vitalizi dei deputati (approvato dall’Ufficio di presidenza il 30/7/1997)
ARTICOLO 6 
(Restituzione dei contributi)
1. Il deputato che cessi dal mandato prima di avere raggiunto il periodo minimo previsto per il conseguimento dell'assegno vitalizio ha diritto alla restituzione delle quote versate, rivalutate secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Questori.

2. Qualora il deputato che si sia avvalso della facoltà di cui al comma 1 sia rieletto membro del Parlamento nazionale o europeo, ha diritto, alla cessazione del nuovo mandato, all'assegno vitalizio calcolato sulla base dell'intero periodo contributivo relativo alle legislature complessivamente svolte, a condizione che restituisca l'intera somma ricevuta ai sensi del comma 1, rivalutata secondo criteri stabiliti dal Collegio dei Questori".

Fonte: www.radicali.it

(by Nicola)

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