mercoledì 31 agosto 2011

APPELLO DEL MOVIMENTO CONSUMATORI PER SALVARE SEPINO E PIETRABBONDANTE

Riceviamo e pubblichiamo 

Cari amici,

vi faccio pervenire l’appello del Presidente nazionale del Movimento Consumatori Lorenzo Miozzi a favore di Sepino e Pietrabbondante.

L’appello è stato inviato ai Ministri Galan e Brambilla, ai capigruppo della Camera dei Deputati e vari parlamentari.
Cordiali saluti

Filippo Poleggi 

Documento: 
http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/api_5685028.pdf


(by Nicola)

QUAL'E' IL SAPORE DELLA LEGALITA?

Dolce?
Salato?
Acido?
Amaro?



Scrivilo a: segreteria@osservatoriolegalita.it

(by Nicola)

E' DI NUOVO IL MOMENTO DEI SICILIANI - A RICCARDO E I SUOI RAGAZZI, AUGURI DALL'OML

Riceviamo e pubblichiamo

Disoccupati, imbavagliati, schiacciati da una ragnatela di interressi terrificanti. E nessuno ci aiuta, e non c'è niente da fare? Ma noi stessi dobbiamo aiutarci, volando alto. “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare...”

Un ragazzo su tre, giù da noi, non ha lavoro. Sarebbe un primato europeo, se fossimoEuropa ancora. L'economia della mafia, almeno al Sud, è metà del totale. Il governo è fallito, ma non se ne vede a Palazzo uno nuovo. A Palazzo si pondera: Tremonti, Montezemolo, Badoglio, Solaro della Margherita?
E intanto lo sfascio va avanti. I sindaci democratici – che pure il popolo ha imposto, senza problemi – non hanno, intorno al Palazzo, molti amici. Lo sciopero generale, extrema ratio, che i capi dei lavoratori hanno infine proclamato, dopo molte esitazioni, per dare l'allarme al Paese, non sembra, in tv e sui giornali, un argomento centrale. Contano di più le veline.
* * *
Tv e giornali: quggiù in Sicilia, esemplarmente, son tutti di una stessa persona. Da quasi quarant'anni, ben prima di Berlusconi. Quaggiù, la tirannia è senza sfumature. Nel quartiere il mafioso, a Palazzo il politico “amico”, e nell'informazioneil bavaglio. Noi non ci rassegnamo, noi siciliani. Otto giornalisti uccisi. E tre generazioni di ragazzi, una di seguito all'altra, a fare informazione povera e antimafiosa.
Cos'altro dobbiamo fare, noi siciliani?
Che cosa ha il dovere di dire, in questa disperazione e in questo dramma, un antimafioso superstite, un “carusu di Fava” di sessant'anni? Può restarsene zitto? Oppure, standosi zitto, vi tradirebbe?
* * *
Ah, non è che non si muovano, nell'Isola Felice, politici e baroni. Degl'intrighi di corte, delle alleanze, dei tradimenti, delle alleanze rovesciate, s'è perso il conto. Ogni tanto uno di loro s'affaccia al balcone e “Cittadini! - proclama – Ecco la politica nuova! La vera strada! La geniale politica che salverà il Regno!”. Noi villici, col naso all'aria, lo ascoltiamo pazienti. Ma tutte le geniali idee dei baroni, a quanto pare, hanno come preliminare condizione (non per avidità ci mancherebbe, ma solo nell'interesse del regno) la distribuzione fra loro baroni - siano essi borbonici o liberali - di seggiole, consulenze, assessorati e poltrone.
* * *
“Va bene, giù da voi in Sicilia...”. Altro che Sicilia, amici miei. E' di New York che parliamo, quando parliamo di Catania o Palermo. Di New York, di Budapest, per non dire Milano o Ravenna. Esagero? Niente affatto. A New York già nel '96 c'era l'Invision della catanesissima Famiglia Rendo. Che a Budapest, un paio d'anni fa, possedeva ben due quotidiani. Di questo si parla quando si parla di Catania, non solo degli intrallazzi locali.
* * *
E le tv, i giornali, l'informazione? Dopo trent'anni, mi sembra ancora di essere al punto di partenza, noi per la strada (e ora in internet) a fare i nostri fogli poveri e loro barricati là dentro a fare il notiziario di corte.
Le ultime notizie sono le trattative fra De Benedetti e Ardizzone (cioè Ciancio) per acquisire progressivamente al gruppo De Benedetti il Giornale di Sicilia (cioè La Sicilia); e che in ogni caso Ciancio entro la fine dell'anno entrerebbe nella sua orbita abbandonando la vecchia agenzia di pubblicità Etas Kompass (Fiat) per abbracciare la Manzoni & C. (gruppo Repubblica).
Sarà un bene, sarà un male, ma di certo noi villici non c'entriamo. E sappiamo dove va a finire ogni volta il cetriolo nella storia dell'ortolano
* * *
Va bene. E ora? Ci lasciamo così,dopo aver chiacchierato? E no, santiddìo, stavolta no. Stavolta giochiamo grosso, puntiamo tutto quello che abbiamo. Il nome, la storia, la forza dei Siciliani. Amici, rimettiamo in campo i Siciliani. Loro hanno i killer, loro hanno i miliardi – ma noi, noi uomini di questa terra abbiamo i Siciliani.
Scusate, fratelli miei, se tutto è stato così improvviso. Non vi offendete, ve ne prego, non voglio imporvi (io?) essere presuntuoso. Io sono semplicemente il compagno che s'è svegliato più presto degli altri stamattina, che ha visto l'orizzonte in fiamme e le anime che gridano dolore, e senza pensarci un momento (pensare, in questi casi, a che serve?) s'è messo a urlare “Allarme! Svegliamoci! Ci vogliono i Siciliani!”.
Non è merito mio, e neanche mia colpa. Prendetevela con coloro (il vecchio pazzo Scidà, il sovversivo Caselli, quel giacobino ostinato di dalla Chiesa) che hanno svegliato me, per svegliare noi tutti.
E neanche vi dico “Rifacciamo i Siciliani”. No. “Facciamo i Siciliani”. Facciamoli ora, come se uscissimo ora insieme dalla vecchia birreria. E non per nostalgia, ma per rabbia di oggi e per amore.
E sarà dura, per noi vecchi, accettare che questo non sarà il nostro giornale. Sarà il giornale di Norma, di Agata, di Sonia, di Giorgio, di Morgana... Loro i ragazzi di oggi, loro i Siciliani.

Riccardo Orioles

lunedì 29 agosto 2011

FORUM della CULTURA MOLISANA

FORUM della CULTURA MOLISANA
Via Taddeo, 19 – Bojano email: matralia@alice.it
tel/fax 0874/782574 – 320/3558535





Agli Organi di Informazione
LORO SEDI




COMUNICATO STAMPA

Martedì 30 Agosto alle ore 10,30 presso il piazzale di Castello Monforte, Campobasso, questa associazione terrà una conferenza stampa:
  • Deliberazione 625 del 9 agosto 2011 “Legge regionale 11 giugno 1997 n.° 17- Accordo di programma per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico della Regione Molise. Attività 2011”
Si prega di intervenire.

IL PRESIDENTE
Marialaura Lolli




LA MIA RISPOSTA AL SIGNOR NICOLA MUCCINO

Di seguito la mia risposta (evidenziata in giallo) a quanto comunicato dal Signor Nicola Muccino, che ringrazio, a tutte le Associazioni de "La Rete contro l'eolico selvaggio ed i rifiuti":

sabato 27 agosto 2011

PRIMARIE ILLEGALITA'?

Nella imminenza dello svolgimento delle Primarie, il Movimento “Cambiamo il Molise”, in nome e per conto del suo candidato, Nicola D’Ascanio, si vede costretto a ribadire formalmente le proprie fondate preoccupazioni sulla complessiva organizzazione di questo importante evento di consultazione popolare, che  - se deprivato di inoppugnabili misure volte a garantirne la piena trasparenza e legittimità- rischia di perdere credibilità, con danni conseguenti non facilmente risarcibili.
  Ad oggi, infatti, alcune delle richieste avanzate sin dall’inizio da questo Movimento, riferite alle corrette modalità di conservazione delle schede prima del voto (presso un Notaio, a scelta del Comitato) e riferite, altresì, all’impiego di Presidenti di seggio palesemente super partes, non risultano accolte.
Sulla stessa individuazione dei comuni in cui ubicare i seggi, pesa il sospetto di scelte esclusivamente funzionali ad interessi di singoli contendenti, guarda caso direttamente rappresentati all’interno del Comitato Organizzatore, nonché in quello dei Garanti.
Ricordiamo, a margine, che l’unico candidato che non gode di rappresentanza negli organi decisionali è quello da noi designato (D’Ascanio)!
Ne consegue, paradossalmente, che il nostro Movimento  - benché pienamente titolato a partecipare alle Primarie, come i fatti stanno sin qui dimostrando -  sia relegato allo scomodo ruolo di “ospite non gradito” (forse perché portatore di potenzialità atte a sconvolgere giochi già fatti???).
Tornando ai seggi, rileviamo che l’assenza di regole certe poste a fondamento della scelta dei comuni in cui ubicarli costituisca, di per sé, una palese violazione di democrazia e di codificata negazione delle finalità stesse delle Primarie; prefigura, infatti, una sorta di scelta, a monte, dei cittadini da coinvolgere in una  consultazione che, invece, trova la sua ragion d’essere nella partecipazione corale, al di fuori degli schemi e delle consorterie dei partiti.
In caso contrario, infatti, l’intera procedura si trasformerebbe in un colossale bluff, a danno di quanti nelle Primarie ripongono aspettative di ritrovata partecipazione democratica alle scelte politiche.
Con questo spirito  - che vuol essere costruttivo -  e con l’auspicio che codesto Comitato onori l’incarico che si è dato, conferendo al livello organizzativo delle Primarie regole di trasparenza, di garantismo, di legalità, proponiamo questa nostra riflessione, fondata sul radicato convincimento  - di cui siamo stati portatori anche quando gli attori del tavolo politico pensavano altro!!! -  che la consultazione delle Primarie, se realizzata con modalità inoppugnabilmente corrette, costituisca fattore irrinunciabile di ritrovata coesione e forza nello schieramento di centrosinistra, per affrontare la battaglia contro il centrodestra.
Qualora questo reiterato  - ormai ultimo -  appello venga disatteso, ci vedremmo costretti ad assumere ogni iniziativa utile a tradurre in atti concreti quella esigenza di legalità e trasparenza tanto invocata dai cittadini ed, evidentemente, poco agita da chi si autoinveste del ruolo di “decisore politico”, non ritenendo doveroso riverificare questo “status”alla luce della importante variabile rappresentata dal consenso popolare e dai connessi risultati elettorali.

Fonte: Altromolise, 2011-08-25  

(by Nicola)

giovedì 25 agosto 2011

"Lucarelli"

E' tornato alla "Sua" terra, quella sulla quale per tutta la vita ha "camminato" e che in più occasioni ha – purtroppo – dovuto vedere offesa dall'ignoranza e dal dio denaro!

Un "navigatore (satellitare)" nato, chimico di formazione e docente – no, "Maestro" - per passione, il professore Mimmo Lucarelli é stato anche padre ("Non ho mai chiesto contributi per la mia Associazione. Se la stessa vuole essere libera e rispettare lo Statuto...")  – e per alcuni aspetti, forse, "padrone" - dell'associazionismo in Molise.


Ringrazio Rocco per avermelo fatto conoscere in occasione di un viaggio da Campobasso a Isernia – percorso che, di sicuro, Lui avrebbe fatto a piedi per l'ennesima volta camminando lungo "i Suoi sentieri", se ancora gambe e schiena glielo avessero permesso.

Sono certo che la terra, che tanto ha amato, saprà essere lieve sul Suo corpo.

Amen.


(by Nicola)

mercoledì 24 agosto 2011

martedì 23 agosto 2011

SONO MOLISANI O FIGLI DI MOLISANI. HO CHIESTO LORO DI MOBILITARSI CON E PER "LA RETE" CONTRO L'EOLICO SELVAGGIO

Onoro l'impegno preso nei confronti della mia Associazione e quelle (tante) afferenti alla "Rete contro l'eolico selvaggio e i rifiuti extra-regionali in Molise". 

Ringrazio di cuore, anticipatamente, tutti questi "Molisani celebri" per quanto di sicuro faranno per la loro Terra.





Aspetto fiducioso loro comunicazioni.

Prego altesì i lettori di questo post di segnalarmi i nominativi e l'indirizzo mail di altri molisani famosi ai quali inoltrare la medesima richiesta.

Grazie

Il presidente dell'OML 

domenica 21 agosto 2011

POLITICA E LEGALITA'

Questa sera a Ripalimosani (CB) - ore 19:00 - si discute di Politica e Legalità.

Interventi:
 

Leo Leone



Giacomo De Ritis

 


Michele Mignogna




Paolo De Chiara
(by Nicola)



sabato 20 agosto 2011

MARCOPOLO (S.p.A) ALLA "SCOPERTA" DI MATRICE

“Progetto Parco Eolico Campolieto – Località Pisaturo”

Qui il progetto completo:
(scaricare quanto contenuto al n. 18)


L’area di studio ricade nel settore centrale della Regione Molise e, più precisamente, pochi chilometri a nord-ovest del capoluogo regionale, nei territori comunali di Campobasso, Ripalimosani, Matrice e Campolieto.

FATTIBILITÀ DELLOPERA
"Gli studi specialistici condotti dalla scrivente società hanno permesso di delineare lo scenario naturale in cui si collocano le opere in progetto e di definire le principali criticità  geologiche e geologico- applicative connesse con gli interventi proposti.
In relazione con gli esiti dello studio specialistico geologico condotto, il settore di intervento risulta privo di elementi di pericolosità geologica s.l. tali da sconsigliare la realizzazione dell’opera che, pertanto, nella sua globalità, risulta compatibile, anche se con opportuni accorgimenti di mitigazione della pericolosità, con il contesto naturale destinato ad accoglierla".



"Di seguito di riportano delle simulazioni (rendering) effettuate al fine di verificare che l’installazione del parco eolico in oggetto non determina l’insorgenza del l’effetto selva. Si confronti l’elaborato - VA.23 Studio di impatto visivo".


"Nell’area vi è la presenza di altri 3 parchi eolici in esercizio; la localizzazione delle torri del presente progetto ha tenuto in debito conto tale presenza giungendo ad un layout tale da non
interferire con essi sia dal punto di vista del funzionamento (effetti scia) sia dal punto di vista visivo. In particolare la disposizione degli aerogeneratori rispettando distanze maggiori di 5 diametri con gli aerogeneratori degli altri parchi, non genera effetto selva".

Fonte: Regione Molise

Quanti, residenti e non nei Comuni/zone interessati da tale "Progetto", intendano impegnarsi affinché l'ennesimo scempio non venga perpetrato - con "Legalità e Diritto", ma in assenza di Giustizia alcuna a Persone, animali, flora, ambiente e monumenti storicisono invitati a mobilitarsi.

Gli interessi di pochi non possono e non devono distruggere l'unica e vera ricchezza della nostra terra!

Scrivete a:




SANTA MARIA DELLA STRADA
(Monumento Nazionale)


"Lontano dal rumore e dal frastuono della civiltà odierna, in aperta campagna, ai bordi del braccio fratturale Cortile-Centocelle e su una stupenda collina in agro di Matrice si trova Santa Maria della Strada, un gioiello dell’architettura del 1100..."
http://www.comune.matrice.cb.it/opencms/opencms/StoriaTradizioniCultura/SantaMariaDellaStrada.html


In un altro "Parco eolico", a pochi Km di distanza da "località Pisatauro", gli abitanti vivono così: http://oml2010.blogspot.com/2011/08/eolico-in-molise.html

(by Nicola)

venerdì 19 agosto 2011

DIRITTO E SESSUALITA'. NO A NUOVI GHETTI.

Che i locali gay friendly, no gender e Lgbtq siano diventati “di moda” è cosa ormai abbastanza nota. E di sicuro hanno contribuito le nuove icone del pop internazionale (innanzitutto Lady Gaga) che con fierezza si rappresentano attraverso un genere sessuale cangiante, misto, nomade. Ma mai come quest’estate il dragging (travestirsi, mutare forma e identità) e il no-gender (rifiuto di comportamenti e identità sessuali rigidi) hanno invaso i locali, scardinando le programmazioni tradizionali dei baluardi dell’intrattenimento più classico.

I numeri sono impressionanti: si parla di tremila persone al giorno al Gay Village di Roma o al Pride Village di Padova, manifestazioni per la maggior parte autogestite e indipendenti. Ma le “situazioni” sono delle più varie e si spazia dal Be Queer di Perugia al Borgo del Tempo Perso di Milano, dal Pegaso’s catanese al Cocomeros di Bari, dall’Arenile di Napoli al Phoenix a Pescara, e tutti raccontano la stessa storia: pienoni da tutto-esaurito mai visti prima. L’Italia insomma s’è desta e sembra voler recuperare il suo ritardo di civiltà attraverso l’integrazione tra persone diverse. “Mai come quest’anno – racconta Regina Miami, direttore artistico del Mamamia di Torre del Lago – le nostre feste sono diventate vere e proprie street parade. Per il miss Drag Queen di fine luglio fiumi di gente da tutta Italia e di ogni tipo hanno invaso la città. Recentemente ci hanno chiesto di festeggiare addii al nubilato e matrimoni. Le famiglie eterosessuali aspettano la nostra sigla di apertura sul lungomare, prima di tornare a casa per mettere a letto i bambini”.

Ed è proprio a Torre del Lago che siamo andati per raccontare uno scorcio di quello che sembra stare diventando il nuovo mondo. Il lungomare è una sorta di strada senza uscita: una volta imboccato, si può solo tornare indietro, perché l’asfalto termina direttamente in spiaggia (o nella pineta). Qui si susseguono bar, pub, ristoranti, caffè, discoteche, chioschi gestiti da gente “gay”, ossia “allegra”, e in mezzo ai tavolini o lungo l’affollatissima passeggiata lo slalom è tra duetti di donne, di uomini, drag, trans o uomini e donne (in coppia o meno) disposti a comportamenti aperti. Niente di trasgressivo, semplicemente il tutto è variopinto, eccentrico e poco convenzionale.  L’acme sono il Priscilla, locale per transessuali gestito da Regina Satariano, dirigente nazionale dell’Associazione Trans Genere, il Mamamia, da 12 anni tra i locali gay/lesbo più gettonati dello stivale, e lo Stupida, paradiso delle drag.

Anche il Salento sta diventando un’area arcobaleno e quest’anno ha chiamato da Roma Tekemaya, dallo storico Muccassassina: “Gallipoli è la patria dei nuovi movimenti no-gender italiani – spiega – e la gente è talmente partecipe che le serate vengono improvvisate come flash mob. Vanno tutti pazzi per i Gay Day, appuntamenti itineranti e tematici. Ogni sera ci sono i dj più importanti di una nazione europea che salgono al mixer nelle discoteche più tradizionali della regione”.

A Roma detta legge il Gay Village, che quest’anno festeggia il decennale tra teatro, danza, discoteca, ristoranti e perfino un cinema internazionale. “Dal 25 al 27 agosto – dice Carla Fabi dell’organizzazione – luci puntate sulla seconda edizione del Gender Docufilm Festival – Specie in via di Espansione’. Verranno presentati in concorso, in anteprima europea, sette documentari da India, Giappone, Australia e Medio Oriente”. Sicuramente farà parlare l’esito della votazione popolare, il 9 settembre, per la prima edizione del Gay Village Awards: “Verranno premiati giornalisti, politici, gente dello spettacolo e dell’imprenditoria per la sensibilità dimostrata su tematiche Lgbtq”. Quello che colpisce un po’ tutti gli organizzatori è l’ondata di integrazione. “Quest’anno – continua Fabi – abbiamo raggiunto il 50/50 tra gay ed etero e per noi è una vittoria”.

Idem dal Pride Village di Padova, al suo quarto anno: “Prima era la comunità locale che accoglieva i gay – spiega Federica Brazzoduro, tra gli organizzatori – adesso è la comunità Lgbtq che accoglie la cittadinanza. Per noi la soddisfazione è questa, contribuire ad ampliare le coscienze della società”. Anche Nanà, drag per Zeffirelli, è entusiasta: “Padova è una manifestazione pazzesca, un’occasione evolutiva e di apertura per la città. Si spazia dai dibattiti con politici e intellettuali al teatro d’avanguardia, fino a dj set da fare invidia a Berlino”. Osserva la drag Giovanna Darkroom, padrona di casa al Lanificio 159 di Roma nelle serate invernali di Extravaganza: “I travestiti e le transessuali sono sempre piaciuti a tutti, per il loro modo carnevalesco e per la quota di trasgressione a cui ognuno in qualche momento anela. Ma oggi è diverso perché l’identità è liquida per tutti. Basta andare all’Aguabar di Ponte Sisto il venerdì e partecipare agli aperitivi Matrioska: le persone sono aperte, non assumono atteggiamenti da branco. Semplicemente spaziano”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano del 18 agosto 2011


(by Nicola)

giovedì 18 agosto 2011

"I Paesi della Legalità'"

Il logo di seguito riportato, e registrato, sarà presente nella home page di tutti i Comuni che hanno aderito / aderiranno all'inziativa dell'Osservatorio Molisano sulla Legalità.


Info: segreteria@osservatoriolegalita.it

(by Nicola)

mercoledì 17 agosto 2011

NESSUNA NOTIZIA DALL'ISLANDA? ... STORIE DI ORDINARIA RIVOLUZIONE...

Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?

Ecco brevemente la cronologia dei fatti:

2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.

2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%

2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.

2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese).

Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.

Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzione democratica islandese.
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?
Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche?
Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?

NO!

I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.

Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione nei mass-media?

Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa romantica storia di piazza e farla diventare leggenda, divulgandola tra i nostri contatti. Per farlo possiamo usare i mezzi che più ci aggradano: i "nostalgici" potranno usare il telefono, gli "appassionati" potranno parlarne davanti a una birra al Bar dello Sport o subito dopo un caffè al Corso.

I più "tecnologicamente avanzati" potranno fare un copia/incolla e spammare questo racconto via e-mail oppure, con un semplice click sui pulsanti di condivisione dei Social Network in fondo all'articolo, lanciare una salvifica catena di Sant'Antonio su Facebook, Twitter, Digg o GoogleBuzz. I "guru del web" si sentiranno in dovere di riportare, a modo loro, questa fantastica lezione di civiltà, montando un video su YouTube, postando un articolo ad effetto sui loro blog personali o iniziando un nuovo thread nei loro forum preferiti.

L'importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di bypassare la manipolazione mediatica dell'informazione ed abbattere così il castello di carte di questa politica bipartitica, sempre più servile agli interessi economici delle banche d'affari e delle corporazioni multinazionali.

(by Franz)

ARCHEOMOLISE

 L'OML si onora di promuovere
la campagna di sensibilizzazione
a sostegno di

ARCHEOMOLISE


rivista italiana dedicata alla storia,

all’archeologia

e alla cultura antropologica del Molise.
  
http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/api_7077834.pdf

 
(by Segreteria OML)

"Corruptissima re publica plurimae leges".


"In uno Stato totalmente corrotto si fanno leggi a non finire" (Publio Cornelio Tacito Ann. 3, 27, 16).


DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011, n. 138  

Titolo VI
RIDUZIONE DEI COSTI DEGLI APPARATI ISTITUZIONALI

Art. 14
Riduzione del numero dei consiglieri e assessori regionali
e relative indennita'. Misure premiali

a) previsione che il numero massimo dei consiglieri regionali, ad esclusione del  Presidente  della  Giunta  regionale,  sia uguale o inferiore a 20 per le Regioni con popolazione fino ad un  milione  di abitanti... La  riduzione  del  numero  dei   consiglieri regionali rispetto a  quello  attualmente  previsto  e'  adottata  da ciascuna Regione entro sei mesi dalla data di entrata in  vigore  del presente decreto e  deve  essere  efficace  dalla  prima  legislatura regionale successiva a quella della data di  entrata  in  vigore  del presente decreto...
b) previsione che il numero massimo degli assessori regionali sia pari o inferiore ad un quinto del numero dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all'unita' superiore. La riduzione...
Art. 15
Soppressione di Province e dimezzamento
dei consiglieri e assessori   
 
1.  In  attesa  della  complessiva   revisione   della disciplina costituzionale del livello di governo provinciale, a decorrere  dalla data di scadenza del mandato amministrativo provinciale in corso alla data di entrata in vigore del presente  decreto,  sono  soppresse  le Province diverse da quelle la cui popolazione rilevata al  censimento generale della popolazione del 2011 sia superiore a 300.000  abitanti o la cui superficie complessiva  sia  superiore  a  3.000  chilometri quadrati...
4. Non possono, in ogni caso, essere istituite Province in  Regioni con popolazione inferiore a 500.000 abitanti.

Fonte: GU 13 agosto 2011, n. 188

(by Nicola)



lunedì 15 agosto 2011

FERIAE AUGUSTI

La confessione

Oggi, come a ogni ferragosto, è previsto il consueto pellegrinaggio del ministro della Giustizia a Regina Coeli che come le altre carceri scoppia di detenuti (67mila su 44mila posti), con gran codazzo di politici coccodrilli che poi purtroppo usciranno. Ecco il discorso che Zitto Palma non pronuncerà.

“Eccomi qua a promettervi l’ennesimo piano del governo contro il sovraffollamento che, come tutti i precedenti, non funzionerà. Il perché è semplice: noi politici italiani siamo un branco di cialtroni incapaci. Avete presenti le promesse di decongestionare le carceri col “braccialetto elettronico”? E gli annunci di Alfano su “17 nuovi penitenziari con 21mila posti entro il 2012” e su “nuove carceri galleggianti in alto mare come in America”? La verità è che da vent’anni seguitiamo a ripetere che abbiamo troppi detenuti, mentre il guaio sono i troppi delinquenti e i troppi delitti, i troppi reati puniti col carcere, i posti cella troppo scarsi e le detenzioni troppo lunghe per certi reati e troppo brevi (se non inesistenti) per altri. Se un fiume ogni anno tracima, o si devia il corso a monte per ridurne la portata, o si alzano gli argini a valle per contenerlo tutto. Ecco: noi non interveniamo né a valle (sul numero dei posti cella) né a monte (sulle cause che producono tanti detenuti).

Sapete perché? Perché per farlo occorre una classe politica onesta. Per noi invece l’emergenza carceri è un affare: ogni 2-3 anni ci serve una scusa per salvare i nostri amici dalla galera con un’amnistia o un indulto (l’ultimo salvò il mio amico Previti). Io sono magistrato e lo so benissimo che non ha senso arrestare migliaia di persone oggi e scarcerarle domani per reati minori (furtarelli, liti coi vigili, ingiurie, risse, omissioni di soccorso, mancato pagamento del telepass) o addirittura non-reati (droga e clandestinità). Ogni anno entrano 90mila persone e ne escono altrettante, di cui 80mila “in attesa di giudizio” (primo, secondo o terzo): la metà esce nei primi 10 giorni. È il “carcere breve”, che non è solo inutile, è dannoso: ogni detenuto ci costa 115 euro al giorno. Ma noi abbiamo altro da fare: prescrizione breve e processo lungo.

Il 40% dei detenuti sono extracomunitari, perlopiù clandestini. La gran parte sono in carcere proprio perché clandestini: vengono fermati, ricevono il foglio di via, non vanno via e allora, se li ripeschiamo, li sbattiamo dentro per 2-3 giorni e così via all’infinito. Basterebbe espellerli e rimpatriarli, ma noi – furbi – tagliamo i fondi alla polizia che non ha di che pagargli il biglietto aereo di ritorno. Poi ci sono gli stranieri detenuti perché han commesso delitti: la Bossi-Fini consentirebbe di commutargli gli ultimi due anni di pena con l’espulsione, così potremmo espatriarne 6-7 mila. Invece noi – furbi – li teniamo dentro. Poi ci sono i detenuti definitivi che restano dentro molto più del dovuto grazie ai pacchetti sicurezza di quel genio di Maroni e alla Cirielli di cui io modestamente, fui relatore: niente pene alternative a chi è stato condannato tre volte. Indipendentemente dalla gravità dei reati: chi ha due stupri o due rapine può restarsene fuori, chi invece ha un furto di provolone, una guida senza patente e una vendita di cd taroccati deve restare dentro.

Senza queste follie, molti dei 30mila condannati che devono scontare 3 anni potrebbero farlo ai domiciliari o ai servizi sociali. Infine dovremmo smantellare la Fini-Giovanardi sulle droghe, che intasa le carceri con migliaia di tossici arrestati solo perché avevano dosi eccedenti quelle stabilite.

Ecco, dovremmo fare un bel mazzo di tutte le porcherie che abbiamo partorito dal ’94 a oggi e abolirle per decreto. Ma non possiamo perché dovremmo rinnegare vent’anni di finta politica della “sicurezza”, che in realtà è solo rassicurazione: faccia feroce sui reatucoli da strada per nascondere la tolleranza mille sui crimini dei colletti bianchi amici nostri. Cioè per mandare dentro chi dovrebbe stare fuori e lasciare fuori chi dovrebbe finire dentro: il mio principale ne sa qualcosa. Buone ferie, ci vediamo l’anno prossimo. Forse”.

Fonte: Il Fatto, 14.08.2011 - Marco Travaglio


(by Nicola)

domenica 14 agosto 2011

SEPINO (Molise). 10-11 SETTEMBRE: INCONTRO PRESIDENTI/RAPPRESENTANTI ASSOCIAZIONI E COMITATI CONTRO FOTOVOLTAICO ED EOLICO NELLE AREE VERDI

 
COMUNICATO

Il COMITATO NAZIONALE CONTRO FOTOVOLTAICO ED EOLICO NELLE AREE VERDI, recentemente costituitosi sulla pagina di Facebook - ed al quale siete stati invitati ad aderire - intende promuovere una manifestazione a carattere nazionale per il prossimo mese di ottobre (probabilmente l’8 ottobre) a Roma. Una manifestazione contro l’eolico selvaggio e industriale e fotovoltaico piano, il cui proliferare sui nostri crinali e nelle nostre campagne rappresenta un grave attentato al paesaggio italiano e all’ambiente in generale.

Pur essendo il Comitato in questione - assieme agli altri comitati ed associazioni che, numerosi, condividono l’iniziativa - favorevole allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, ritiene tuttavia che l’utilizzo di tali fonti vada regolamentato nel rispetto della norme (art. 9 comma 2 della Costituzione e Convenzione Europea del Paesaggio) che tutelano il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

In previsione della manifestazione di Roma, si è pensato di riunire tutte le Associazioni, Gruppi e Comitati che sono iscritti come membri del COMITATO NAZIONALE CONTRO FOTOVOLTAICO ED EOLICO NELLE AREE VERDI per un incontro preliminare finalizzato ad una capillare organizzazione in vista di tale evento. Incontro da tenersi con i presidenti e/o rappresentanti dei singoli comitati ed associazioni il 10 ed 11 settembre p.v. a Sepino (Molise), il cui parco archeologico è al centro di una annosa vicenda giudiziaria riguardante la installazione di 16 pale eoliche dell’altezza di 140 mt. nelle vicinanze di tale area e ben visibili da essa.

Nel pregarVi di dare conferma della Vostra iscrizione al Gruppo presente su Facebook, Vi invitiamo a partecipare, con uno o più vostri rappresentanti, a questo importante raduno che getterà le basi per una ragionata e incisiva forma di protesta, idonea a far riflettere coloro che dovranno a breve assumere decisioni sullo sviluppo energetico nazionale in ordine alla necessità di preservare l’ambiente dal dilagante utilizzo di quelle fonti rinnovabili che violentano e cancellano un patrimonio di cui l’Italia va fiera: il paesaggio.

Vi alleghiamo il programma (che potrà essere modificato a seconda delle esigenze e del numero dei partecipanti), con preghiera di comunicarci entro il giorno 28 agosto, agli indirizzi indicati nella locandina, la vostra eventuale adesione (ed il relativo numero di persone).

Certi che vorrete contribuire alla riuscita della iniziativa, ed in attesa, quindi, di conoscerci personalmente, si porgono cordiali saluti.
Gianluigi Ciamarra
Comitato Nazionale del Paesaggio – Sezione del Molise




(by Nicola)