venerdì 29 luglio 2011

IL MOLISE E LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO ARTISTICO, AMBIENTALE E CULTURALE

"Sabato 30 luglio a partire dalle ore 18.00 la splendida chiesa di Santa Maria della Strada a Matrice (CB) ospiterà un incontro che avrà come tema la salvaguardia del nostro ambiente e del nostro patrimonio storico e artistico.

Aprirà i lavori il sindaco di Matrice  Domenico Antonio Zampini; poi la parola passerà all'arch. Franco Valente  che illustrerà la storia della chiesa di Santa Maria attraverso uno dei suoi consueti e affascinanti viaggi a ritroso nel tempo alla scoperta delle bellezze artistiche del Molise e, infine, sarà la volta della prof.ssa Antonella Presutti  la quale presenterà il video realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico 'Romita' di Campobasso sulla devastazione ambientale della nostra Regione.


A chiusura della manifestazione interverranno i rappresentanti della Rete dei comitati e delle associazioni contro l'eolico selvaggio e i rifiuti extraregionali in Molise.


Moderatrice dell'evento Gabriella Di Rocco."



(by Segreteria OML)




giovedì 28 luglio 2011

C O N T R O I N F O R M A Z I O N E



"In the end, we will remember not the words of our enemies, but the silence of our friends" (Martin Luther King)

TLT NON ci ha fatto sentire il Suo silenzio! Grazie.

(by Segreteria OML)

mercoledì 27 luglio 2011

SANITA' (SAN RAFFAELE) E TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO

Riceviamo e pubblichiamo






SAN RAFFAELE: ASTORE (Misto Pardem), NO A STRUMENTALIZZAZIONI. MA SALVATAGGIO E RILANCIO CON REGOLE CERTE!

" Il San Raffaele è un bene nazionale che va tutelato è una delle eccellenze italiane, una delle glorie che abbiamo avuto. È anche una delle speranze della comunità nazionale, soprattutto per alcune malattie che qui erano e sono egregiamente curate. Pertanto, dirò subito che l'obiettivo non è quello di strumentalizzare questa vicenda per alcun fine, bensì di contribuire come forza politica, credo insieme a tutte le forze politiche rappresentate in questo Senato, per cercare di salvare questa struttura e di rilanciarla nell'ambito di regole certe".

" Lo ha detto il senatore Giuseppe Astore nel corso del dibattito seguito all'informativa del ministro della Salute Fazio sullo stato di crisi dell'ospedale milanese.
" Credo che la Regione, dal punto di vista sanitario, abbia il forte dovere di controllare, anche gli assetti societari, - ha aggiunto il parlamentare molisano - perché, credo che la grande quantità di debiti sia dovuta ad altre attività, che non sono quelle di ordine sanitario. Va effettuato assolutamente un controllo e riparato questo disastro, che la stampa ha riportato assommerebbe a circa 1 miliardo di euro nel totale. È strano che una fondazione per scopi sanitari e scientifici svolga altre attività. Personalmente non lo so e non ci voglio entrare, ma se abbiamo letto bene, sulla stampa si è parlato addirittura di società di elicotteri e di aerei acquistate e così via".

"Un istituto pubblico è libero di abbracciare qualunque tesi politica, ma credo che il Parlamento, nella propria completezza, con un'eccellenza di questo genere non possa assolutamente applaudire certe continuità politiche. È necessario modificare le regole esistenti - ha sostenuto Astore - indagare e chiedere una relazione dettagliata alla regione Lombardia sui finanziamenti effettuati e sui controlli eseguiti per avere una situazione chiara della vicenda in merito alle procedure adottate anche e soprattutto al fine di scongiurare che si ripetano tali situazioni ".

Il parlamentare ha preannunciato che domani pomeriggio parteciperà al Question Time nell' Aula di Palazzo Madama per l'interpellanza, da lui presentata e firmata anche dai colleghi senatori Ferrante, Della Seta e Burgaretta Aparo, per le trivellazioni nel mare adriatico.

Con questo atto, si ricorda, che Astore ha anche chiesto se il
Governo abbia correttamente valutato se il beneficio economico della produzione petrolifera dell’area adriatica possa giustificare il rischio di effetti dirompenti sull’ecosistema marino, già oggi oltremodo fragile, e di danni economici gravissimi al complesso delle attività umane al mare strettamente connesse.

Sen. Giuseppe Astore

Roma, 27.07.2011

(by Nicola)


EOLICO SELVAGGIO. L'ONOREVOLE DE CAMILLIS "INTERROGA" IL MINISTRO GALAN

Riceviamo e pubblichiamo


Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dei Beni culturali


Per sapere - premesso che:
la città sannitica romana Saepinum-Altilia, situata nella Valle del Tammaro, in Molise, è un monumento archeologico che ha 2.500 anni di storia, una pietra preziosa del panorama italiano, un luogo incredibilmente conservato e totalmente visibile; un sito non meno importante di quello di Pompei, anche se meno conosciuto, che il nostro Paese ha il dovere di tutelare al massimo;

nel 2006 l’area venne dichiarata di “rilevante interesse archeologico”; un anno più tardi, però, la Essebiesse Power srl ottenne l’autorizzazione per la costruzione di un impianto eolico con 16 pale, che sarebbero dovute sorgere a due passi dalle mura della città sannitica;
il Tar Molise, il 24 marzo 2011, ha emesso le Sentenze di merito n. 132/2011,  n.133/2011 e n. 134/2011, con cui ha respinto i ricorsi della Essebiesse Power srl e dei Comuni di Cercepiccola, S. Giuliano del Sannio e Cercemaggiore, che sanciscono la primazia del diritto pubblico del valore di Saepinum-Altilia. Grazie all’approvazione e all’entrata in vigore della legge regionale n. 23 del 23.12.2010 che ha salvaguardato la Valle del Tammaro per le sue elevate valenze storiche, paesaggistiche e archeologiche, i ricorsi della Ditta e dei Comuni furono dichiarati improcedibili per difetto di interesse. Nelle Sentenze il TAR riconobbe al Molise di aver già ampiamente superato le percentuali di produzioni di energia da fonti rinnovabili richieste dall’Unione Europea e di aver già sopportato un impatto ambientale notevole. Ritenne inoltre manifestatamente infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata sulla legge regionale n. 23/2010, menzionando a supporto giuridico della propria tesi l’art. 9 della Costituzione, il diritto delle regioni ad approvare leggi di tutela paesaggistica e il disposto del Codice Nazionale dei Beni Culturali n. 42/2004. Il TAR Molise aggiunse inoltre che potevano essere revocate concessioni già rilasciate in aree sottoposte a vincolo ambientale e che in dette zone tutelate non potevano essere rilasciate autorizzazioni;
a supporto della sentenza del TAR va precisato infatti che il Molise conta già 500 impianti eolici in attività che producono il 70% del fabbisogno energetico annuale con una percentuale di gran lunga superiore al limite del 20% fissato dall’Unione Europea per il 2020 sulle fonti rinnovabili;
il Consiglio di Stato, con sentenza n. 07761-2010, discussa l’8 ottobre 2010 e pubblicata lo scorso 7 luglio 2011 ha di fatto stravolto quanto deciso dal Tar Molise, autorizzando la realizzazione del parco eolico. Una sentenza clamorosa che permette all’azienda di riprendere l’iter per l’installazione delle 16 torri nei comuni di Cercepiccola San Giuliano e Sepino, per dotare il Molise di ulteriori 32 MW di energia eolica;

per la difesa del sito archeologico di Altilia si sono mobilitate organizzazioni nazionali e internazionali, una rete di 95 associazioni ambientaliste e culturali, comitati, organizzazioni professionali e sindacali. Da diversi giorni è stato allestito anche un presidio permanente proprio sul sito archeologico a difesa della sua integrità; tra l’altro, è notizia di questi giorni il fatto che i lavori per l'avvio delle installazioni delle 16 pale eoliche siano stati interrotti dalla mobilitazione delle associazioni, dei movimenti, della Rete contro l'eolico selvaggio che raggruppa decine e decine di sigle che corrispondono a centinaia e centinaia di persone che hanno a cuore le sorti della terra molisana. Da fonti di stampa si apprende infatti che nella mattinata del 22 luglio 2011 diversi cittadini hanno fermato le ruspe e diffidato l'impresa che avrebbe dovuto eseguire i lavori per aver attivato un cantiere non autorizzato e per aver effettuato interventi non consentiti a danno del territorio;

sempre da fonti di stampa locale “Il Tempo” del 22/07/2011, si evidenzia che durante gli scavi appena avviati è stata rinvenuta di fronte ad una platea di testimoni, un frammento di tegola ellenica-romanica, che ha costretto la Soprintendenza, di fronte alle forze dell’ordine, a fermare il cantiere e a interdirlo per i giorni successivi;

l’allora Ministro dei Beni culturali Bondi si era già speso a favore della salvaguardia del parco archeologico di Saepinum-Altilia: nello scorso novembre aveva infatti dichiarato, in una nota ufficiale, forte preoccupazione nonostante “il diverso avviso del Consiglio di Stato" ed aveva aggiunto di condividere "l'allarme di esponenti di associazioni e di innumerevoli cittadini che non vogliono credere che non il caso o calamità naturali, ma volontà politiche, scelte legislative e sentenze di tribunali condannino a morte e deturpino in modo irrimediabile un sito archeologico non meno importante di Pompei, anche se meno conosciuto". Il ministro aveva altresì annunciato l’intenzione di convocare un tavolo istituzionale sulla questione presso il Ministero; -

se intende verificare con urgenza la possibilità di adottare un atto straordinario per bloccare l’installazione delle 16 torri eoliche nella Valle del Tammaro, a tutela del sito archeologico di Saepinum-Altilia, nell’ambito della tutela del paesaggio di cui all’articolo 9 della Costituzione.

Sabrina De Camillis

MORATORIA EOLICO SELVAGGIO

Riceviamo e pubblichiamo


Il giorno 23 luglio 2011 si è riunito in Campobasso, nella sede di via Ferrari n. 7, la Direzione Nazionale de L’Altritalia Ambiente, associazione nazionale riconosciuta quale soggetto di tutela ambientale con decreto ministeriale n. 61/soc/94 – G.U. 185 del 9/8/94.

La Direzione ha ribadito la sua posizione contraria alla realizzazione degli impianti industriali di produzione di energia dal vento così come si stanno realizzando, con uno stravolgimento del paesaggio naturale, dei beni ambientali e culturali, unica vera ricchezza del Paese, per ottenere trascurabili risultati sul piano dell’approvvigionamento di energia per il fabbisogno nazionale.

L’Altritalia ribadisce la sua posizione favorevole allo sfruttamento di fonti rinnovabili funzionali allo sviluppo sostenibile, non devastanti l’ambiente come sta accadendo per l’eolico ed il fotovoltaico a terra.

Perché si abbia un processo utile a soddisfare il fabbisogno energetico dell’Italia senza stravolgerla occorre un vero piano energetico che sviluppi fonti tradizionali e rinnovabili in maniera organica e diversificata con un forte impegno primario per l’ottimizzazione delle reti e degli impianti, anche privati, misura che rappresenterebbe “la prima fonte d’energia”. Questo sarebbe un piano capace di produrre attività economica diffusa, notevole occupazione qualificata e stabile, ricchezza per la società.

Per questi motivi la Direzione chiede la moratoria sull’eolico. Gli impianti industriali già installati, 3.500 torri per 7.500 unità, sono già eccessivi e devastanti rispetto agli scarsissimi benefici per i cittadini, non certo per chi, attorno alla loro attivazione, sta realizzando sproporzionati guadagni ed utili finanziari dagli aspetti spesso “molto oscuri”.

La Direzione Nazionale de L’AIA, alla luce di queste considerazioni, ritiene che in futuro si debba consentire la realizzazione solo di piccoli impianti funzionali alla produzione delle piccole e medie imprese ed a soddisfare parte dei bisogni privati, tornando alla originale ispirazione che ci vide impegnati con favore, per realizzare una rete di impianti diffusi e compatibili con l’ambiente ed una complessiva ed innovativa democratizzazione della produzione energetica.

Per tutte le considerazioni riportate in sintesi L’AIA si augura che il movimento per la difesa dell’ambiente in lotta in molte regioni e luoghi aggrediti trovino un coordinamento più forte per richiedere la moratoria dell’eolico e la formulazione di un vero piano energetico che punti sullo sviluppo compatibile con l’ambiente delle fonti energetiche rinnovabili, la modernizzazione e maggiore efficienza di quelle tradizionali, la diversificazione delle fonti, l’ottimizzazione di impianti e delle reti dove avviene la “dispersione energetica”, il risparmio con l’uso ed il consumo consapevole con un nuovo piano di sensibilizzazione ed educazione dei cittadini in stretta e larga collaborazione con le associazioni riconosciute di tutela ambientale.

La Direzione de L’AIA è tornata sulla questione dell’eolico selvaggio nel Molise con un giudizio di grande positività dell’azione svolta nel sociale, sul piano istituzionale, sul piano legale insieme a 136 associazioni nazionali e locali, comitati di base, cittadini, per fermare l’aggressione che il territorio molisano subisce, dando mandato al Segretario Generale ed alla Delegazione molisana di continuare senza riserva nell’azione svolta.

La Direzione dà mandato al Segretario Generale Filippo Poleggi di rivolgere appello al Ministro dei Beni Culturali, al Ministro del Turismo ed ogni altra personalità e istanza istituzionale, per salvare la città Sannitico – romana di Saepinum – Altilia ed il Teatro Italico di Pietrabbondante dallo scempio degli impianti eolici, autorizzati su questi luoghi, sacri a chiunque ha animo e intelletto.

IL SEGRETARIO GENERALE
FILIPPO POLEGGI



(by Nicola)

martedì 26 luglio 2011

CHE PENA(TI)!

Concussione: costringere qualcuno (in genere imprenditore)  a pagare tangenti (al politico), con la minaccia (da parte di quest'ultimo) di non farlo lavorare;

Corruzione: qualcuno paga (in genere imprenditori) altri (di solito politici) anche senza essere costretti;

Finanziamento illecito: almeno una parte di "quei soldi" vengono destinati al partito.

Arduo, se non impossibile, cogliere differenze tra il partito con e senza la L finale!

(by Nicola)


STOP AL CONSUMO DEL TERRITORIO

Vi invitiamo a firmare / far firmare la petizione del Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio 







Per saperne di più: http://www.osservatoriolegalita.it/html/content.php?id=nwsd&nw=3486375

lunedì 25 luglio 2011

STROZZATECI TUTTI. IMPEGNO CIVILE CONTRO LE MAFIE.



Un anno. E’ già trascorso un anno dalla ideazione del progetto/blog Strozzateci Tutti. Sono stati dodici mesi di lavoro condiviso, di riconoscimenti e premi importanti ma soprattutto di impegno infaticabile perché la nostra idea di collettivo non si incagliasse, come spesso accade, nelle secche degli entusiasmi che muoiono presto.

Il nostro modo (uno dei tanti) di incanalare l’impegno civile contro le mafie è stato ovunque apprezzato. E di questo siamo lieti. Abbiamo realizzato un imponente lavoro antologico sperimentando le potenzialità inesauribili della scrittura collettiva e, soprattutto, abbiamo creato un collettivo che oggi è una realtà concreta e operativa.

Molti di noi, in questi lunghi mesi, hanno preso parte a dibattiti, a incontri affollati e partecipati. Molti altri sono stati invitati a tenere laboratori nelle scuole, a non smettere di dire quanto le mafie condizionino la vita di tutti, anche di chi se ne crede al riparo. Tutti gli autori di Strozzateci Tutti sono stati a vario titolo sollecitati a esprimere la loro opinione sui temi più strettamente connessi alla letteratura di impegno civile.

Seguendo questo solco e partendo dal presupposto imprescindibile che per scrivere di mafie, più di qualunque altra cosa, occorrono regole e parametri chiari, il collettivo di Strozzateci Tutti, ad un anno dalla sua nascita, presenta il progetto di un Laboratorio di scrittura d’impegno civile. Qualcuno dirà che non se ne sentiva per niente il bisogno. Noi, al contrario, pensiamo che sia necessario.

Nel fitto reticolo di associazioni, movimenti centri di studio, blog, siti web, scuole, cooperative sociali e così via, manca, al momento, un laboratorio per cimentarsi nella scrittura complicata che intende raccontare le mafie. Le narrazioni di questo tipo, al tempo di internet e della diffusione di massa delle notizie, sono particolarmente rischiose, per non dire insidiose, anche per una diffusa tendenza alla thriller-fiction che finisce per rendere incredibilmente accidentato e scivoloso ogni percorso di scrittura d’impegno civile.

Peraltro non si può non rilevare come anche il più rigoroso cronista, che si tiene lontano dalle tentazioni narrative, non si limita mai a trasporre fatti scarni, a riversare su carta il dato di fatto oggettivo e inconfutabile: non può farlo, perché ogni racconto è già una ricostruzione, che si avvale di scelte, omissioni, tagli di dettagli, sintesi, interpretazioni, collegamenti… Nella fase di scrittura vengono, poi, ricomposti i pezzi di ciò che l’autore ricorda o crede di ricordare, oppure di ciò che altri hanno ricordato e verbalizzato.

Ne consegue che la scrittura, per sua stessa natura, allontana dalla verità vera. Un fatto viene prima ricostruito nella memoria e poi ancora ricostruito nelle convenzioni del linguaggio che si intende utilizzare. La materia originale è sempre pre-testuale, è solo un punto di partenza. Durante l’elaborazione del racconto, saranno le stesse convenzioni del linguaggio scelto a condizionare i contenuti narrativi.

Nella scrittura di impegno civile c’è di più, perché le forme e i contenuti narrativi devono necessariamente rispondere a regole e parametri chiari: la scrittura sulle mafie non può essere frutto d’ improvvisazione. Il nostro collettivo, come ci è stato chiesto da più parti in questi mesi, intende ora fornirli, ovviamente in maniera che non può non essere parziale. Siamo tuttavia convinti che un punto di partenza sia pur sempre qualcosa di importante.

Strozzateci Tutti Lab sarà un pensatoio permanente, gratuito e interamente on line. Sul nostro blog sarà inserito un decalogo che orienterà la scrittura sulle mafie attraverso la spiegazione di alcuni concetti-chiave e di passaggi metodologici e criteri di riferimento necessari (l’uso delle fonti, l’approccio alle fonti, l’utilizzo della citazione, la differenza tra l’informazione e la diffamazione, lo studio di testi di riferimento imprescindibili etc.). Verranno, inoltre, richiesti contribuiti e lezioni a intellettuali ed esperti di scrittura sulle mafie.

Con il laboratorio, da settembre partirà un concorso gratuito e on line rivolto agli allievi delle ultime classi della scuola secondaria e ai giovani scrittori che intendono cimentarsi con la scrittura d’impegno civile. I racconti ritenuti migliori verranno periodicamente pubblicati on line. I più votati andranno a costituire una rosa di racconti che confluirà in una raccolta pubblicabile a cura del nostro collettivo.

La scrittura d’impegno civile può contribuire in maniera significativa ad allargare la rete contro le mafie, a diffondere una cultura della legalità che sia anche un riconoscimento della dignità della vita stessa. Siamo fermamente convinti, infatti, che la lotta alle mafie è prima di tutto una lotta per il diritto alla vita.

Carmen Pellegrino


 

(by Nicola)

domenica 24 luglio 2011

IL MOLISE E LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO ARTISTICO, AMBIENTALE E CULTURALE

"Sabato 30 luglio a partire dalle ore 18.00 la splendida chiesa di Santa Maria della Strada a Matrice (CB) ospiterà un incontro che avrà come tema la salvaguardia del nostro ambiente e del nostro patrimonio storico e artistico.

Aprirà i lavori il sindaco di Matrice Domenico Antonio Zampini; poi la parola passerà all'arch. Franco Valente che illustrerà la storia della chiesa di Santa Maria attraverso uno dei suoi consueti e affascinanti viaggi a ritroso nel tempo alla scoperta delle bellezze artistiche del Molise e, infine, sarà la volta della prof.ssa Antonella Presutti la quale presenterà il video realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico 'Romita' di Campobasso sulla devastazione ambientale della nostra Regione.


A chiusura della manifestazione interverranno i rappresentanti della Rete dei comitati e delle associazioni contro l'eolico selvaggio e i rifiuti extraregionali in Molise.


Moderatrice dell'evento Gabriella Di Rocco."




(by Nicola)

sabato 23 luglio 2011

L'ISOLA (IN)FELICE

E' stato arrestato Felice Ferrazzo (qui sopra in una foto d'epoca), 56 anni, ex capo clan della 'Ndrangheta, dal 2000 collaboratore di giustizia. E' lui l'affittuario di fatto del garage di via Mazzini di proprietà di una anziana donna di Termoli nel quale è stata ritrovata la Daewoo Lanos imbottita di armi. Una cinquantina di "pezzi" tra kalashnikov, mitra, fucili a pompa da guerra, pistole, silenziatori, munizioni specifiche per le armi trovate, passamontagna e giubbotti antiproiettile. Nell'auto trovata anche della cocaina. L'arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Larino. Il contratto di fitto risulta intestato ad un cittadino termolese, ma ad avere la piena disponibilità del garage, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era proprio l'ex capoclan. Ferrazzo guidava l'omonimo clan attivo in provincia di Crotone, in particolare a Mesoraca. Un clan che aveva come principale attività, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, proprio il traffico di armi. In particolare armi da guerra che provenivano dall'est europeo e venivano immesse sul mercato illegale italiano per rifornire clan e gruppi malavitosi. Ferrazzo risiedeva in basso Molise, proprio come il figlio Eugenio, 33 anni, arrestato appena poche settimane fa, il 25 maggio scorso, con l'accusa di gestire a San Salvo una vera e propria raffineria di cocaina. Nella quale gli investigatori trovarono 2 chili e mezzo di coca e cinque pistole perfettamente funzionanti e con il numero di matricola abraso. Con Eugenio Ferrazzo, residente con la famiglia a Campomarino, furono arrestate altre tre persone, tra cui la moglie. Secondo gli inquirenti potrebbero esserci dei legami tra i due fatti, cioè l'attività criminale di Eugenio Ferrazzo e il ritrovamento delle armi in un garage che era nella disponibilità del padre. Si tratta di capire a cosa dovevano servire queste armi. Probabilmente Felice Ferrazzo, che, collaborando con la giustizia, aveva evitato il carcere, si era rimesso in affari con la malavita, tornando a fare quello che aveva fatto quando guidava il suo clan, cioè il trafficante di armi. Probabilmente il garage di Termoli era una specie di "bazar" delle armi, un deposito dal quale venivano prelevate per essere vendute a chi le richiedeva. Più difficile ipotizzare che il garage di via Mazzini potesse essere una base logistica per qualche gruppo criminale. Termoli è troppo lontana dalle zone di influenza della malavita organizzata dove i clan effettuano le loro azioni "militari". Anche se di recente, nella zona tra Abruzzo, Molise e provincia di Foggia si sono registrate diverse rapine. Ci sono anche gli interrogativi sulle modalità attraverso le quali si è arrivati alla scoperta dell'arsenale. Un piccolo foro di forma rettangolare  nella saracinesca ha destato il sospetto di un condomino che ha avvertito il capocondomino il quale ha sua volta ha allertato la Polizia. Un buco fatto di recente, sicuramente dopo sabato. Chi lo ha fatto e perché? Non certo Ferrazzo, che poteva entrare ed uscire dal garage liberamente. Forse qualcuno che, per vendicarsi, ha usato la fiamma ossidrica per far nascere il sospetto e fare in modo che il deposito di armi venisse scoperto. Ferrazzo è una figura di spicco della criminalità organizzata crotonese. E' stato condannato dalla Corte d’assise d’appello di Catanzaro a nove anni e mezzo per due omicidi. Finito in carcere, avrebbe continuato a guidare il suo clan che però, dopo la metà degli anni '90, si è diviso in due tronconi. Uno dei suoi collaboratori, Mario Donato Ferrazzo, si è messo in proprio entrando in concorrenza con il clan guidato da Felice Ferrazzo. Quest'ultimo è finito in manette nell'ottobre del 2000 nell'ambito di una inchiesta sul traffico d'armi dall'estero verso l'Italia. Una volta in carcere, Felice Ferrazzo decise di collaborare con la giustizia riottenendo la libertà e usufruendo dei benefici per i collaboratori. Nel dicembre scorso era stato intervistato dalla Radiotelevisione della Svizzera Italiana nell'ambito di un documentario sulla malavita organizzata calabrese. In quella occasione di sè diceva: "Io ero il capo di un gruppo di dieci persone, dice Ferrazzo. Magari dicevo, non so, dobbiamo andare là a fare una rapina e loro dicevano: va bene, andiamo. Prendevamo la decisione che quello doveva morire ed era morto. Si spara, si combatte. Quello è il tuo nemico e tu lo devi fare fuori. Se non combatti, muori". L'arresto di oggi apre tanti interrogativi sulla figura di questo personaggio. Che dovrà spiegare a cosa servivano le armi che aveva nascosto nel suo garage.

Fonte: Altromolise, 22.07.2011



Intervista a RSI LA1- Falò: http://la1.rsi.ch/falo/welcome.cfm?idg=0&ids=988&idc=41424

(by Nicola)

venerdì 22 luglio 2011

0,0031% OVVERO LA LEZIONE DI FRANCESCO, CONTADINO E PARAPLEGICO.



Nella foto è quello alla Vostra sinistra. Si chiama Francesco.

L'ho conosciuto durante un "presidio" poche settimane addietro.

Amico del "mitico" Prof. Rocco Cirino (quello che ride e regge il cartello dell'AIIG), Francesco ama e vive di e per "la terra". 

Malgrado le difficoltà fisiche, nei momenti "topici" è sempre presente! Si, Lui "trascina" il corpo ma non la mente! Non è "sano" ma di sicuro è "Molisano" e dei migliori!

Anche ieri, puntuale, è arrivato sul crinale de "La Castagna" con il Suo FIAT DOBLO' bianco per difendere "la terra" dall'eolico selvaggio.

Francesco in quella circostanza rappresentava lo 0,0031% della popolazione regionale.

Gli assenti (quelli ingiustificati) e le maggioranze (silenzionse) provino vergogna!

(by Nicola)

Denuncia Corsi O.S.S. Operatore Socio Sanitario

Riceviamo e pubblichiamo la querela/denuncia inviataci dal sig. Giovanni La Torraca di Eboli (SA).

Il sottoscritto La Torraca Giovanni nato a Salerno il 07.12.1974 e residente in Eboli (Sa) identificato nelle denunce in allegato in riferimento alle segnalazioni a voi pervenute in merito ai corsi O.S.S. Operatore Socio Sanitario presso l'ente Trend di Campobasso Via Lazio 72 e nonostante le numerose denunce fatte Vi comunico che la Regione Molise parte attiva nell'illecito ha comunque stabilito le date d'esame dei corsi numero 6-7-10 dgr 1238 nelle date del 26-27-28 luglio.


Ciò che si è chiesto nelle denunce ovvero l'associazione a delinquere tra l'ente Trend, la regione Molise e gli enti convenzionati è praticamente dimostrata dal comportamento della Regione stessa che ignora completamente le denunce pervenute nonostante un procedimento penale in corso autorizzando l'ente a sostenere Esami finali.


A questo punto non mi resta che chiedere un intervento delle FF.OO. e di Ispettori Regionali super parters (se esistono) in quei giorni per verificare tutte le realtà delle mie denunce e per vedere di persona come si svolge un esame in Molise e che prenda atto di tutte le persone presenti presso l’ente in quei giorni per poi stabilire le responsabilità di ognuno in sede processuale e costituirmi contro i presenti quale parte lesa.


Si chiede inoltre di accertare il comportamento della commissione che avendo accettato l’incarico hanno avallato l’operato dell’ente Trend.


Il sottoscritto chiede che venga accertato in sede di esame che il tutto si svolga nella maniera regolare e soprattutto che venga visionata tutta la fasulla documentazione relativa ai corsi querelati in riferimento alla fase aula e tirocinio e soprattutto verificato l'aspetto contrattuale e assicurativo dei docenti e degli allievi mettendo a verbale ogni cosa che sarà poi richiamata in sede processuale.


Sicuro di un vostro intervento vi lascio mio recapito telefonico XXXXXXXXXX.

EBOLI 21.07.2011                             IN FEDE
                                      GIOVANNI LA TORRACA

(by Segreteria OML)










APPELLO PER LA SALVAGUARDIA DELLA CITTA' SANNITICO ROMANA SAEPINUM-ALTILIA (V secolo A.C.)

Riceviamo e pubblichiamo quanto pervenutoci dal Sindaco di Sepino 


Secondo i principali studiosi che hanno visitato l'area, il sito di SAEPINUM-ALTILIA è uno degli esempi di architettura romana meglio conservati giunti fino ai nostri giorni.

A causa di errori amministrativi pregressi, di incomprensioni e di problemi procedurali, il Consiglio di Stato con la pronuncia n. 04037-2011 del 05 luglio 2011 ha autorizzato un'impresa privata a installare n. 16 pale eoliche alte Mt 120 nella Valle del Tammaro nelle prossimità dell'antica città sannitico-romana di SAEPINUM-ALTILIA risalente al V Secolo A.C.

Il parco archeologico dell'ALTILIA è inserito nei Monti del Matese, oggetto di una proposta di legge firmata da 12 senatori appartenenti a tutti i gruppi politici, per istituire il Parco Nazionale del Matese.



Fonte: TVI News 26/11/2010


(by Nicola)

giovedì 21 luglio 2011

21.07.2011 - LOCALITA' "LA CASTAGNA"

Riceviamo e pubblichiamo


Il presidio popolare di stamane 21 luglio, organizzato dalla preziosa rete molisana contro l’eolico selvaggio, al quale ha partecipato - pur con le sue modestissime forze - anche il PCL Molise, ha nuovamente fermato l’abuso di potere e la prepotenza di chi, forte dell’appoggio di governanti nazionali e locali venduti allo strapotere delle multinazionali capitalistiche, consente lo scempio del paesaggio e dei beni culturali molisani in nome del profitto di pochi.

Dopo l’assurda sentenza del Consiglio di Stato che consente l’installazione di 16 mostri eolici in località Castagna (valle del Tammaro-Altilia), nonostante il vincolo paesaggistico e le emergenze storico-archeologiche-culturali, la società titolare ha ripreso i lavori verso le ore 8.00 (foto 1).  E qui la protesta del presidio popolare per il primo abuso: come è possibile iniziare i lavori senza la presenza del sovrintendente preposto visto che trattasi di area ad alta emergenza archeologica ? Ed infatti, intervenuto il sovrintendente i lavori (che non avrebbero potuto ancora iniziare) si sono dovuti bloccare. Vieppiù: a rendere più grave l’accaduto v’è che sono stati rinvenuti reperti archeologici ! Dunque i lavori sono stati immediatamente sospesi (foto 2).

 
Foto 2


Foto 1


Ma veniamo al secondo abuso. Abbiamo effettuato un sopralluogo lungo la via sita nell’area tratturale, utilizzata dai pesanti mezzi della società ed è emerso che sono stati effettuati su essa lavori di: ampliamento da circa 3 metri a circa 5-6 metri (foto n.3) , sbancamenti (foto n.4), con parti preesistenti


Foto 3

Foto 4
divelte/danneggiate (foto n.5) basamenti divelti attenzionati (innanzi a noi) dalla sovrintendenza come possibili basamenti di epoca antica da verificare. (foto n.5-6)

Foto 5
Foto 6

Ebbene la sovrintendenza ha confermato ufficialmente che tali lavori non erano muniti delle necessarie autorizzazioni (peraltro in zona sottoposta a vincolo paesaggistico di pregio storico ed archeologico). Per cui anch’essi erano abusivi.

Ora occorre continuare la lotta, ferma restando la bussola dei presidi popolari sino all’occupazione dei siti per impedire lo scempio:
- incalzeremo ancora la giustizia borghese con il prossimo esposto presso la Procura della Repubblica di Campobasso ed alla Procura della Corte dei Conti del Molise su tali accaduti del 21-7-2011;
- diffideremo il sindaco di S. Giuliano nel Sannio ad emettere ordinanza di divieto di mezzi pesanti sulla via dell’area tratturale suddetta (per prevenzione dissesto, danni emergenti, lavori non autorizzati ecc.);
- diffideremo la Regione Molise a revocare l’autorizzazione unica concessa alla società visto il rinvenimento di reperti archeologici sul luogo dei lavori (e viste altre ragioni che indicheremo);
- chiederemo di sospendere comunque ogni opera sul sito della Castagna e dare invece inizio ad una campagna di scavi archeologici nel luogo ove sono stati ritrovati i reperti;
- rivendicheremo un piano energetico alternativo: gestione pubblica e democraticamente controllata delle fonti di energia con asse portante nell’energia solare (senza intaccare le aree agricole) e rinnovabili non impattanti.

Contro la ragione della forza espressa dalla “giustizia” delle multinazionali spiegata dal Consiglio di Stato, la forza della ragione della lotta popolare ancora una volta ha fermato lo scempio della Valle del Tammaro-Altlia, quella valle che così è stata descritta dal famoso Adriano La Regina, già Sovrintendente dei Beni Archeologici di Roma:
E' un territorio in cui è possibile, ad ogni passo, superare i limiti del tempo: tutto nella vallata ha origine da Altilia, città museo aperta al mondo, crocevia di popoli e di diverse civiltà, l'antica Saepinum, città del passato fondata sul tratturo, millenario percorso dei pastori: costruita da cavalieri antichi, i quali poi l'avevano abbandonata per andare a liberare il Santo Sepolcro in Terrasanta. Ma si diceva che sarebbero ritornati, chissà quando, e che allora la città sarebbe ridiventata bellissima, con le sue mura, le sue chiese, le sue piazze, le sue fiere piene di gente…”


Lì, 21-07-2011                IL COORDINATORE REGIONALE
Tiziano Di Clemente



(by Segreteria OML)


UNA "TEGOLA" BLOCCA L'EOLICO SELVAGGIO IN LOCALITA' "LA CASTAGNA"

L'OML era presente stamani al presidio organizzato dal Comitato contro l'eolico selvaggio (i soliti 4 Gatti/e + un cane, quello di Pina)!

Ogni pietra e zolla della nostra terra "è Cultura". Solo la Cultura ci salverà!

Volete la ri-prova: una "tegola antica di età ellenistico-romana" - rinvenuta a pochi centimetri, sì centimetri, dalla superficie del terreno oggetto di "scavo" da parte dell'impresa appaltatrice dei lavori -  è stata in grado di...fermare l'escavatore!



I rappresentanti dell'OML - insieme a quelli delle altre Associazioni presenti - ha fatto la loro parte. Hanno osservato e...denunciato!


Eolico ad Altilia, bloccato il cantiere (Fonte: TLM, 21.07.2011): http://www.telemolise.com/view.php?idfilmato=topvideo&tipo=topvideo

Teleregione, 21.07.2011: http://www.teleregionemolise.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9&Itemid=3

TGR Molise, 21.07.2011

(by Nicola)

22 LUGLIO 2011 (ore 11.00): SCUDO BLU A PIETRABBONDANTE.


“Abbiamo mantenuto la promessa dell’anno scorso, quando abbiamo apposto lo Scudo Blu al sito archeologico di Altilia: dicemmo che ogni anno avremmo contrassegnato un Bene Culturale del Molise con il prestigioso simbolo internazionale della Convenzione dell’Aja” (Isabella Astorri, presidente della Società per la Protezione dei Beni Culturali del Molise).

(by Nicola)

mercoledì 20 luglio 2011

May Day May Day! "DIFENDIAMO" SEPINO-ALTILIA.

Domani 21 luglio - alle 07:00 - tutti presso l'ex-stadio Romagnoli.

Obiettivo: raggiungere località "La Castagna" – Cercepiccola - per PROTESTARE contro la ripresa dei lavori finalizzati ad installare pale eoliche sul crinale medesimo e "stuprare" definitivamente il sito patrimonio dell'umanità SEPINO-ALTILIA.

Malgrado il "lastricato romano" sia già stato aggredito, malgrado il sequestro cautelativo da parte della Direzione Regionale dei Beni Culturali del Molise, le ruspe domani riprenderanno i lavori!

NON PARTECIPARE EQUIVALE AD ESSERE COMPLICI!

Quanti desiderosi di partecipare possono scrivere a: segreteria@osservatoriolegalita.it

(by Segreteria OML)

I COSTI DELL'ILLEGALITA'. Intervista a Nunzia Penelope - "I soldi rubati"



Il 20 settembre a Campobasso l'Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML)  ospiterà l'autrice di "Soldi rubati".

Inviateci le Vs. domande e prenotate la Vs. partecipazione all'evento: segreteria@osservatoriolegalita.it


Fonte: Blog Grillo, 19.07.2011

(by Nicola)

martedì 19 luglio 2011

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur

Riceviamo e pubblichiamo


Fonte: Primo Piano Molise, 17.07.2011


Fonte: Saturno, 15.07.2011


PDL n. 128 "Testo Unico in Materia di Cultura" - Regione Molise:
http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/api_6324116.pdf

(by Nicola)

L'OML OGGI ALLE ORE 18 IN PIAZZA MUNICIPIO (CB) CON E PER "LIBERA"

I Festa Regionale di Libera “Memoria e impegno non vanno in vacanza!"
Libera Molise Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in occasione dell’anniversario della morte di PAOLO BORSELLINO -  ucciso insieme alla sua scorta il 19 luglio 1992 nella strage, di via D’Amelio - intende affrontare il tema della legalità e sottolineare l’importanza di tenere sempre viva la memoria di tutte le vittime delle mafie.

Per questo motivo dalle 18.00 del 19 luglio, martedì saremo in PIAZZA MUNICIPIO, legati da un filo che idealmente ci unisce alle Agende Rosse che manifesteranno a Palermo. Ricorderemo tutte le vittime innocenti della mafia grazie al contributo di tutti coloro che vorranno attivamente prendere parte all'iniziativa.

Scriveremo su una grande AGENDA ROSSA tutti insieme i nomi delle VITTIME DELLE MAFIE.

(by Segreteria OML)

"In the end, we will remember not the words of our enemies, but the silence of our friends" (Martin Luther King)

Ad oggi NON ci hanno fatto sentire il Loro silenzio in merito all'articolo/servizio TV "Il vero porto delle nebbie":
  1. Consigliere regionale Michele Petraroia
  2. Nicola D'Ascanio
  3. UILBAC
  4. Emilio Izzo e Lucia
  5. Comitato Scuole Sicure Sepino
  6. UIL UNIONE REGIONALE DEL MOLISE
  7. Libera Molise
  8. Giovanni La Torraca (Eboli)
  9. Arch. Valentino Bruno
  10. Dott.ssa Gabriella Di Rocco
  11. SOCIETA’ ITALIANA PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI-
    (SIPBC) MOLISE
  12. ASSOCIAZIONE ITALIANA INSEGNANTI DI GEOGRAFIA (AIIG) –
    MOLISE
  13. www.molisenews.it
  14. Il Bene Comune
  15. TLT
  16. www.eagenews.it
  17. www.ecodelmolise.com

"If man hasn't discovered something that he will die for, he isn't fit to live"

 

Il presente elenco sarà pubblicato e aggiornato quotidianamente fino a quando non ci sarà resa "Giustizia".



(by Segretria OML)

lunedì 18 luglio 2011

INVIA I TUOI ESPOSTI ALL'OSSERVATORIO. FAI VINCERE LA LEGALITA'. USA LA RETE!

L'Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML) ha attivato un innovativo servizio telematico


finalizzato ad attuare quanto disposto dall'art. 2 dello Statuto:
- informare e formare in modo permanente al Diritto;
- monitorare comportamenti, atti e situazioni che non appaiano legali;
 - verificare, attraverso contatti con persone, Enti ed Associazioni, nonché mediante acquisizione di idonea documentazione, se, come, quando e da parte di chi la legalità sia stata compromessa o violata;;
- trasmettere l'amore per la legalità come un bene per la persona ed un valore sociale;
- proporsi come luogo di incontro, di discussione e di aggregazione nel nome di interessi culturali assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile;
- porsi come punto di riferimento per la tutela ed il ripristino della legalità e per quanti siano disponibili a condividere e conseguire le finalità del presente Statuto.

Ti invitiamo ad agire e diffondere quanto sopra, a segnalarci comportamenti lesivi della Legalità, del Diritto e della Giustizia.

(by Segreteria OML)

Affidabilità e Imparzialità dei Vertici delle Forze dell'Ordine




Fonte: Passaparola, 18.07.2011

(by Nicola)

Sequestro della Cava di Colle Alto di Morcone (BN) ai sensi della legge n.575/1965 disposto dalla Procura della Repubblica di Benevento

Riceviamo e pubblichiamo

Alla c.a.

Dott. Armando D’ALTERIO
Direzione Distrettuale Antimafia
Procura della Repubblica
86100 – CAMPOBASSO

p.c. Prefetto di Campobasso

p.c. Istituzioni Regionali e Locali del Molise

p.c. Rete dei Comitati e delle Associazioni

loro sedi

Oggetto : Sequestro della Cava di Colle Alto di Morcone (BN) ai sensi della legge n.575/1965 disposto dalla Procura della Repubblica di Benevento.


Segnalo all’attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso, il provvedimento adottato ai sensi della legge n. 575/1965 dalla Procura della Repubblica di Benevento di sequestro preventivo di beni patrimoniali per un valore di 10 milioni di euro a un imprenditore campano, detto “Baff ‘ e fierr”, ritenuto affiliato al “ Clan Pagnozzi “. Tra i beni sottoposti a sequestro c’è la Cava di Colle Alto, distante pochi metri dal confine molisano in agro di Morcone (BN), già individuata nel 2007 dal Commissario Straordinario per la Gestione dell’Emergenza Rifiuti a Napoli, come sito di stoccaggio per circa 3 milioni di tonnellate di eco-balle. La cava venne acquisita all’asta fallimentare del Tribunale di Benevento per 480 mila euro dalla moglie di tale imprenditore e stranamente il mese successivo era già nella lista dei siti governativi di stoccaggio dei rifiuti.

Nei due mesi del doppio presidio della Cava da parte dei comitati popolari campani e molisani si verificarono diversi episodi insoliti che confermavano l’asprezza e la pericolosità sociale dello scontro in atto. Non si profilava solo un rischio di inquinamento ambientale e delle falde acquifere del Tammaro ma era in gioco un’infiltrazione pericolosissima di ben altro livello che avrebbe comportato conseguenze disastrose per quel territorio e per la nostra regione. Tra gli episodi mi limito a segnalare le visite alla Cava con “consigli “ ai manifestanti e l’immissione alle porte di Benevento il 14 gennaio 2008 di vari automezzi dell’imprenditore in questione nel corteo di protesta indetto per quel giorno contro la scelta del Governo di stoccare le eco-balle a Colle Alto. Solo i nervi saldi e la fermezza dei promotori della manifestazione, insieme alla competenza delle Forze dell’Ordine e della Questura di Benevento, seppero evitare conseguenze peggiori.

La nota allegata della Procura conferma i timori sui rischi di infiltrazione malavitosa sul nostro territorio connesso alla gestione dei rifiuti e l’esigenza di innalzare il livello di guardia delle Autorità e delle Istituzioni per fronteggiare unitariamente un pericolo insidiosissimo.

Distinti saluti.

Campobasso, 12 luglio 2011                      Michele Petraroia




(by Segreteria OML)